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Massari risponde al Times sul panettone: il caso internazionale

Il maestro pasticcere Iginio Massari ha risposto ad un articolo pubblicato da un giornalista del Times che criticava fortemente il panettone

Massari risponde al Times

Il panettone, uno dei dolci natalizi per eccellenza in Italia, è stato criticato da un articolo del Times che l’ha definito “bello più da regalare, ma non così buono da mangiare”. A questa critica ha risposto il pasticcere di fama internazionale Iginio Massari che ha definito il panettone come vero e proprio prodotto dell’artigianato.

Iginio Massari risponde alle critiche del Times sul panettone

Iginio Massari è un pasticcere di origini bresciane che negli anni Settanta ha aperto la sua prima pasticceria a Brescia e da quel momento è cominciato il suo successo. Ora Massari ha locali nelle principali città italiane come Milano, Verona, Firenze, e moltissimi popup store. Oltre ad aver ottenuto più di 300 tra concorsi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, la Pasticceria Veneto (Brescia) ha ottenuto anche il riconoscimento massimo delle 3 torte nella Guida Pasticceri & pasticcerie di Gambero Rosso.
Massari come altri esponenti della pasticceria e della cucina italiana realizza ogni anno nel periodo natalizio particolari tipologie di panettone artigianale, pandori e altri dolci. Per questo il pasticcere si è sentito chiamato in causa quando il Times in un articolo ha criticato il panettone.

La catena di grandi magazzini Selfridges avrebbe dichiarato che negli ultimi anni nel Regno Unito le vendite di panettone hanno superato quelle del Christmas pudding, il dolce locale inglese del periodo. Su questo dato il giornalista food editor del Times Tony Turnbull ha scritto un articolo dal titolo: “Perché detesto il panettone”, dove ha fortemente criticato il dolce italiano e ha tessuto le lodi del pudding inglese. Secondo Massari le parole di Turnbull esprimono la sua poca conoscenza di questo prodotto italiano, dato che nel suo articolo ci sono solo molte critiche senza specificare quali e quanti panettoni ha assaggiato.

Le parole del pasticcere Massari sulla vicenda sono state riprese dal Corriere: “La critica è sacrosanta. Ma ciò che ha scritto sul panettone è una scemenza e denota poca conoscenza di un dolce così complesso e elaborato. Quanti e quali panettoni ha mangiato Turnbull per dare un giudizio? Chi e come li aveva prodotti e quando? Erano artigianali o industriali? La differenza è spesso abissale ma anche lì c’è chi riesce a lavorare bene.” Il panettone italiano, così come il pandoro, sono considerati prodotti d’eccellenza della cucina italiana e hanno raggiunto ormai fama internazionale. In tutto il mondo, infatti, anche dove il Natale è solo una festa commerciale il panettone si è molto diffuso.

Le critiche del Times al panettone

Dopo la notizia che il panettone sarebbe più acquistato del pudding nel Regno Unito, il giornalista Tony Burnell ha voluto scrivere un articolo a riguardo sul Times. Secondo Burnell il Christmas pudding, ovvero il pudding natalizio che è considerato il dolce tipico inglese durante le feste di Natale, sarebbe di gran lunga meglio del panettone. Prima l’autore ha messo in dubbio i dati di vendita. Lo scrittore inglese, infatti, afferma che molte persone preparano ancora il pudding a casa, mentre nessuno prepara il panettone a casa, quindi, i numeri non fotografano le preferenze in maniera precisa.

Ma poi le critiche continuano. Andando a leggere l’articolo si apprende che secondo il food editor il panettone si presenta sempre in bellissime confezioni e per questo è un prodotto che molti comprano perché è bello regalarlo, ma non perché gli piace mangiarlo. Scrive nel suo pezzo: “Aperitivo assieme? Prendi un panettone. Regalo per un collega? Prendi un panettone. Un ringraziamento alla dog-sitter? Prendi un panettone!”.
Inoltre, il dolce italiano viene definito come pesante (stodgy), troppo cotto (overexposed) e “buono solo quando, in prossimità della data di scadenza ad aprile, ci si fa un gigantesco pudding aggiungendoci il burro”.