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Orfeo e le Sirene sono tornati a casa: quanto vale questo tesoro

Il gruppo scultoreo Orfeo e le Sirene è stato restituito all'Italia: era stato trafugato da Taranto e poi acquistato dal Getty Museum di Malibu

Orfeo e le Sirene

Orfeo e le Sirene, il gruppo in terracotta, a grandezza quasi naturale, del IV secolo a.C, trafugato negli anni Settanta da un sito archeologico tarantino e acquistato successivamente dal The Paul Getty Museum di Malibu, a Los Angeles, negli Stati Uniti d’America, è tornato in Italia. A confermarlo è stato il Ministero della Cultura.

La storia di Orfeo e le Sirene

Il gruppo scultoreo in terracotta raffigura Orfeo (mitico cantore che, con la sua voce, era in grado di domare persino Cerbero, il feroce cane degli Inferi) e due Sirene (esseri mitologici dalla voce così incantevole da riuscire a fare impazzire i marinai che passavano accanto a loro). Secondo quanto narra il mito, Orfeo sarebbe riuscito a sconfiggere le Sirene durante il viaggio di ritorno degli Argonauti, nei pressi di un’isola della Sicilia (o, più in generale) dell’Italia del Sud. La vittoria di Orfeo sulle Sirene rappresenta in maniera simbolica il trionfo dell’armonia musicale.

L’opera è stata prodotta in un atelier di Taranto, dove in effetti sarebbe stata scoperta. Proveniente forse da un monumento funerario o da un santuario, è datata alla fine del IV secolo a.C..

Un’indagine mirata a contrastare il traffico illecito di beni archeologici di provenienza italiana in ambito internazionale, sviluppata a più riprese dalla Sezione Archeologia del Reparto Operativo TPC, ha permesso di scoprire quanto successo a Orfeo e le Sirene e ha portato al sequestro del gruppo scultoreo e il suo rimpatrio, per la restituzione al patrimonio culturale nazionale.

Con Orfeo e le Sirene sono tornati in Italia nei giorni scorsi 142 oggetti recuperati negli USA, dei quali si era ottenuta la restituzione nel mese di luglio. Si tratta di beni databili tra il 2500 a.C. e il VI secolo d.C. che risalgono alle civiltà romana, etrusca, apula e magnogreca. In occasione del viaggio dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale a New York e Los Angeles, il 6 settembre scorso sono stati restituiti all’Italia altri 58 beni, che rientreranno nei prossimi mesi nel nostro Paese.

L’opera Orfeo e le Sirene verrà esposta al Museo dell’Arte Salvata, all’interno del Museo Nazionale Romano, dal 18 settembre al 15 ottobre 2022. Dopo l’esposizione romana, il gruppo scultoreo farà ritorno nella sua terra d’origine per entrare a far parte della collezione permanente del Museo Archeologico di Taranto (MArTA).

Le dichiarazioni

Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha definito l’operazione “un importante rientro di uno straordinario capolavoro d’arte che era stato illecitamente sottratto al patrimonio dello Stato italiano”.

Massimo Osanna, Direttore generale Musei, ha aggiunto nella nota diffusa dal Ministero: “È un recupero straordinario di un capolavoro unico dell’arte greca del IV sec. a.C.. Il gruppo scultoreo rappresenta un mito antico e, forse, adornava la tomba di un adepto ai misteri orfici, colui che, conducendo una vita in purezza, assicurava all’anima una sopravvivenza ultraterrena. Le sirene, che guardano Orfeo, sono rappresentate come figure ibride di donna e di uccello, secondo l’iconografia più antica, che verrà superata da quella a noi più familiare soltanto nel Medioevo. Il gruppo era originariamente dipinto, e possiamo ipotizzare che, grazie alla pittura, vi fosse un intenso gioco di sguardi tra le sculture, che costituiscono davvero un esemplare unico perché raramente una scena mitica come questa veniva rappresentata in terracotta, non abbiamo paralleli nel mondo antico”.

Questo il commento di Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano: “Quando un’opera d’arte di così inestimabile valore torna nel suo territorio di origine è una grande conquista per tutti, non soltanto per il mondo dell’arte e dell’archeologia, ma per l’intero Paese che si riappropria di un tassello fondamentale delle sue origini e quindi della sua cultura. Siamo lieti di accogliere nel Museo dell’Arte Salvata, creato proprio per questo, il primo grande successo quale è il recupero dell’Orfeo e le Sirene dopo l’inaugurazione di questo spazio”.

Il Gen. B. Roberto Riccardi, comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha aggiunto: “Il ritorno di Orfeo e le Sirene è uno dei recuperi più importanti di sempre, nella storia dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e nella storia d’Italia. Alla bellezza della Legalità, aver ottenuto per via giudiziaria la restituzione del bene, fa da specchio la legalità della Bellezza, un’indagine messa al servizio di un reperto di impareggiabile valore artistico. Sembra impossibile che tanti secoli addietro i nostri antenati fossero in grado di realizzare tanto. Eppure è così, e offrire allo sguardo di tutti questo gruppo scultoreo può ricordarci da dove veniamo e quali traguardi siamo in grado di raggiungere”.

Lo stesso Roberto Riccardi, come riportato da ‘Rainews’, ha reso noto che l’opera, per il viaggio, è stata assicurata per 8 milioni di dollari americani.