Ora legale 2022: quando dovremo spostare le lancette in Italia
Anche quest'anno l'Italia adotterà l'ora legale. Ecco come e quando spostare le lancette dell'orologio per passare dall'ora solare a quella legale
Tornerà anche nel 2022 l’ora legale: nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo si dovranno spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio. Questa pratica, però, è da anni in discussione presso molti paesi europei che vorrebbero abolire l’ora legale per adottare un unico sistema.
L’ora legale torna in Italia
Anche per quest’anno nel nostro paese continuerà l’alternanza tra ora legale e ora solare. L’ora legale, in particolare, entra in vigore durante i mesi primaverili ed estivi, mentre quella solare sarà attivata durante mesi autunnali e invernali. In Italia tornerà l’ora legale, il prossimo fine settimana, ovvero la notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo. Con l’arrivo dell’ora legale le lancette dell’orologio alle due di notte andranno spostate un’ora in avanti portandole alle tre. La conseguenza di questo provvedimento è che si dormirà un’ora in meno ma si guadagnerà un’ora di luce in più. Con l’ora legale, infatti, il sole sorge più tardi, ma la sera la luce si protrae più a lungo, a differenza di quanto accade durante l’ora solare quando il sole sorge prima ma tramonta anche prima.
L’Italia ha deciso di mantenere l’ora legale e l’ora solare
L’ora legale è un accordo internazionale utilizzato per ridurre i consumi di energia elettrica cercando di sfruttare al massimo le ore di luce diurne. L’origine dell’ora legale risale alla Prima guerra mondiale quando molti paesi provati dal conflitto decisero di spostare le lancette un’ora in avanti durante l’estate, dato che in tempo di guerra il risparmio energetico era considerato una priorità. Anche nella nostra penisola l’ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916. Il provvedimento è stato assunto per gli stessi motivi anche durante il secondo conflitto mondiale.
Tuttavia, è solo nel 1966 che l’Italia applica per la prima volta in maniera definitiva l’ora legale e l’ora solare. Inizialmente il cambio dell’ora avveniva l’ultima domenica di maggio e poi di nuovo l’ultima domenica di settembre. Nel 1980 si decise di prolungare la durata dell’ora legale anticipandone l’inizio alla prima domenica di aprile. Nel 1996 l’Unione Europea ha deciso di uniformarsi in merito e gli stati membri hanno decretato che l’ora legale doveva entrare in azione dopo l’equinozio di primavera. Nello specifico l’ultima domenica marzo si spostano le lancette in avanti mentre l’ultima domenica di ottobre entra in vigore l’ora solare e si spostano le lancette indietro.
Il cambio dell’ora è un argomento che da anni fa discutere numerosi stati membri. Dal 1996 tutti i paesi dell’Unione Europea, la Gran Bretagna, la Svizzera e i paesi dell’est Europa utilizzano lo stesso calendario per l’ora legale anche se alcuni non sarebbero più d’accordo. Fino all’ottobre 2011 anche la Russia adottava il cambio dell’ora ma poi ha scelto di abbandonare questa pratica. I paesi del nord Europa, infatti, vista la maggiore vicinanza al Polo Nord non hanno mai usufruito molto della maggiore luce naturale che è presente con il cambio dell’ora. Secondo alcuni, inoltre, il cambio dell’ora causerebbe degli effetti sul sonno e sulla salute.
Secondo il nostro Governo l’entrata in vigore dell’ora legale ci permetterebbe di risparmiare sul consumo di energia elettrica per quasi sei mesi all’anno. Dettaglio che, specialmente in questo periodo in cui le materie prime hanno costi alti, è molto rilevante per la vita di molti italiani.
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