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A Napoli c'è la "Stanza delle Meraviglie"

Inaugurata a Napoli, presso il Teatro Trianon Viviani, la "Stanza delle Meraviglie" un luogo che racconta la storia della musica partenopea

È nata a Napoli la “Stanza delle Meraviglie” uno spazio in cui poter scoprire il ricco patrimonio musicale partenopeo che ha davvero una lunga tradizione.

La “Stanza delle Meraviglie” a Napoli

Presso il Teatro Trianon Viviani di Napoli è stata inaugurata la “Stanza delle Meraviglie”, ovvero uno spazio “immersivo” in cui poter conoscere la storia della tradizione musicale partenopea.  Quest’iniziativa è stata promossa dalla Regione Campania e concretizzata dalla Scabec, ovvero la società della Regione che si occupa della tutela dei beni culturali. All’inaugurazione di questo spazio c’erano Vincenzo De Luca, presidente della Campania, Marisa Laurito e Giovanni Pinto, che sono rispettivamente direttore artistico e presidente del teatro della Canzone napoletana.

Grazie all’utilizzo di nuove tecnologie i visitatori potranno viaggiare in una Napoli di altri tempi quando tra i suoi vicoli si trovavano musicisti e poeti che  poi sono divenuti simbolo della canzone italiana nel mondo. Il periodo preso in considerazione durante questo viaggio nella musica va dalla fine dell’Ottocento fino al 1940. Tra i cantautori più famosi del tempo è doveroso ricordare Enrico Caruso, a cui la città ha anche dedicato un museo.

La Stanza delle Meraviglie è visitabile tutti i giorni, con ingresso gratuito fino a novembre, previa prenotazione sul sito del teatro o al botteghino.

Il Teatro Trianon Viviani di Napoli

Il Teatro Trianon Viviani è stato costruito tra il 1910 e il 1911 nel centro storico di Napoli. Durante i lavori di costruzioni è stata rinvenuto un esemplare di torre risalente all’antica città di Neapolis, che è nota come Torre della Sirena. La Torre che sembra risalire al III secolo a.C. è stata incorporata nella struttura teatrale ed una sua parte si può ammirare nella galleria di platea.

L’8 novembre 1911 il Teatro è stato inaugurato mettendo in scena la commedia Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta che ha visto al debutto Vincenzo Scarpetta figlio di Eduardo. Fin dall’inizio il Trianon ha deciso di dedicarsi ad una programmazione musicale che aveva come protagonista la canzone napoletana che viveva in quegli anni di ottima popolarità.

Durante l’epoca fascista il teatro cambia nome e viene chiamato “Trionfale”, mentre nel 1947 viene trasformato in una sala cinematografica. All’inizio degli anni Novanta diviene un cinema a luci rosse per poi recuperare la sua antica funzione teatrale grazie a Gustavo Cuccurullo. Attualmente ‘o Trianon, come lo chiamano i napoletani si presenta nella forma classica del teatro all’italiana, con tre ordini di palchi, e può ospitare fino 530 posti.