A Battipaglia apre il Museo della Bufala e della Mozzarella
Apre a Battipaglia (Salerno) il primo Museo della Bufala e della Mozzarella che racconta la vita vissuta un tempo da bufalari, contadini e massaie
Dopo molta preparazione aprirà a Battipaglia il primo museo del Sud Italia dedicato a due prodotti d’eccellenza del nostro territorio, ovvero la bufala e la mozzarella
Il Museo della Bufala e della Mozzarella
Si terrà sabato 5 giugno, l’inaugurazione del Museo della Bufala e della Mozzarella di Bufala che è stato allestito all’interno della Masseria “La Morella”. La mozzarella italiana, specialmente quella di bufala, è sicuramente uno dei prodotti italiani d’eccellenza ed è famosa ormai in tutto il mondo.
Immersa nella bellissima Piana del Sele (Salerno), a circa 2 km dalla città di Battipaglia, la Masseria “La Morella” è un antico edificio del XVIII secolo che si trova circondato da circa 30 ettari di vigneti, uliveti e alberi da frutto. Il complesso ha mantenuto la struttura delle masserie di un tempo e vanta la presenza di diversi spazi tra cui due “bufalare”, ovvero le stanze dove veniva prodotto il latte di bufala.
I visitatori verranno condotti in un vero e proprio viaggio nella storia del territorio grazie a foto, documenti e oggetti di un tempo che sono stati raccolti e conservati dall’Associazione Feudo Ron Alfrè.
La struttura del Museo della Bufala e della Mozzarella
Gli allestimenti sono avvenuti con un’ottica demo-etno-antropologica, raccontando la storia della convivenza dell’uomo con la bufala nei territorio della Piana del Sele, una delle aree più fertili della Campania. Attraverso diverse aree tematiche e ambienti sarà possibile rivivere la vita quotidiana di bufalari, contadini, agricoltori e massaie, mentre delle aree dedicati al laboratori didattici permetteranno di eseguire attività formative.
Ben 12 sezioni custodiscono più di 5000 testimonianze tra foto, documenti e attrezzi ben conservati che si presentano come l’unica raccolta presente in Italia di materiali antichi riguardo la bufala e le attrezzature usate per la trasformazione del suo latte. Oltre a due bufalare una “lato mare” e l’altra “lato monti” sono presenti l’antica stalla, il parco delle bufale, la concimaia e la cornunghia (un concime diffuso anticamente e ottenuto dalla macinazione di corna e zoccoli delle bufale.) Vicino alle bufalare si trova l’area dedicata all’affumicatura, uno dei metodi usati per conservare il cibo prima dell’arrivo del frigorifero.
Il percorso prosegue poi nella Galleria dove è possibile ammirare un’esposizione di oggetti e testimonianze riguardo la storia della bufala, un animale presente fin dai primi anni del ‘600 in Italia.
La cantina di conserva, invece, era il luogo adatto alla produzione del burro e alla stagionatura dei formaggi. Infine, qui si trova l’officina del Buttero, ovvero il guardiano delle mandrie di bufali e cavalli. Nelle stanze a loro dedicate si possono ammirare vestiti, oggetti e attrezzi utilizzati.
L’apertura al pubblico di questa nuova struttura museale avverrà il 15 giugno.
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