Museo della liquirizia di Rossano: l'oro nero di Calabria
A Rossano in Calabria vi è il museo della liquirizia, fondato dalla azienda Amarelli, al suo interno grazie a questo prodotto si può conoscere un pezzo di storia italiana
Si tratta di uno dei prodotti più amati della Calabria, esportato, lavorato, utilizzato in tanti settori differenti. La liquirizia, che in antichità veniva chiamata la “radice dell’inferno” a causa proprio della lunghezza delle sue radici in grado di estendersi fino a due metri sottoterra, è una delle ricchezze di una regione del sud Italia: la Calabria dove nasce di qualità molto pregiata.
Dedicato esiste un vero e proprio museo a Rossano, in provincia di Cosenza. Questa struttura è stata fondata dalla Amarelli: azienda che si occupa di questo prodotto dal 1500.
“Il museo della liquirizia – afferma Fortunato Amarelli, amministratore delegato – è una piccola impresa della cultura, 60mila visitatori l’anno, si tratta del secondo museo di impresa più visitato di Italia secondo le statistiche redatte dal Touring club qualche anno fa (il primo è quello della Ferrari a Maranello ndr) e un grande attrattore del nostro territorio: si visitano gli impianti della produzione, si racconta la nostra storia e credo che sia un bel modo per raccontare agli amanti della liquirizia come questo prodotto è nato e si è evoluto”.
La struttura, che si trova in provincia di Cosenza in Calabria, è aperta dalle 8,30 alle 17,30 e al suo interno si possono ammirare attrezzature agricole, libri contabili, foto d’epoca, oggetti quotidiani e abiti antichi, capaci di raccontare ai visitatori un pezzo di storia del nostro Paese. Ma anche della lavorazione di questo prodotto tanto amato. Nel museo inoltre si può conoscere la storia economica delle 80 aziende di liquirizia, nate in questa regione a partire dal Settecento. Realtà che collaboravano tra loro ed esportavano moltissimo prodotto. Un viaggio dal passato al presente, grazie a visite guidate, oltre che in italiano, anche in inglese, francese, tedesco e – su richiesta – altre lingue.
Una storia antica che continua a vivere grazie a un’azienda come la Amarelli, che in occasione di Matera capitale europea della cultura 2019, è tra le 50 imprese che rappresentano il “made in Italy” in questa cornice d’eccezione. L’installazione “Amarelli: Le radici della nostra storia” si terrà a partire dal 12 e fino al 17 marzo 2019 presso l’ipogeo di piazza San Francesco. Protagonisti immagini, video, oggetti che hanno il compito di raccontare la storia di questo “oro nero di Calabria”.
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