Monza, la Reggia e l’Autodromo tra storia e leggenda
Viaggio alla scoperta della Reggia di Monza: come visitare la Villa Reale, i suoi giardini, lo storico Autodromo e l'Anello dell'Alta Velocità
La Villa Reale di Monza, conosciuta anche come Reggia di Monza, è un palazzo in stile neoclassico realizzato dagli Asburgo come residenza privata durante la dominazione austriaca del XVIII secolo. Imponente e maestosa, è una delle regge più sfarzose d’Italia e d’Europa: attualmente ospita mostre, esposizioni e anche un’ala del Liceo Artistico di Monza.
Alla Villa Reale e al Parco di Monza è legato anche il mondo dell’automobilismo italiano e internazionale, con l’Anello dell’Alta Velocità, e una vicenda storica, quella dell’attentato dell’anarchico Gaetano Bresci a Umberto I Re d’Italia. Un luogo ricco di storia, cultura e aneddoti da visitare durante un soggiorno in Lombardia.
Giorno 1: Villa Reale di Monza
Il tour alla Reggia di Monza non può che iniziare con la visita a Villa Reale, costruita per volere dell’imperatrice d’Austria Maria Teresa d’Asburgo come residenza estiva per la corte arciducale del figlio Ferdinando d’Asburgo-Este, Governatore generale della Lombardia austriaca. A progettare la villa fu il sommo architetto Piermarini, l’artefice del teatro La Scala di Milano.
Oltre ad ammirare la maestosità dell’edificio, visitando la Villa Reale è possibile farsi trasportare dalle opere d’arte contemporanee di una delle tante mostre ospitate al suo interno.
Ogni anno, il 24 giugno, viene organizzato uno spettacolo pirotecnico a ritmo di musica nel prato della Villa Reale, in concomitanza con la festa del Santo Patrono della Città, San Giovanni Battista.
All’interno della Villa Reale di Monza, su prenotazione, si possono visitare anche gli appartamenti privati che si trovano al secondo piano dell’edificio e il belvedere del terzo piano che offre una vista mozzafiato su tutto il parco.
Costeggiando il muro perimetrale del Parco di Monza dall’ingresso di Vedano, si arriva alla Villa del Mirabellino, edificata nel 1776 per volere del cardinale Durini come luogo di cultura e incontri mondani. Villa del Mirabellino (nella foto in basso) fu la residenza favorita della regina Amalia di Baviera, moglie del figlio adottivo di Napoleone e viceré d’Italia Eugenio di Beauharnais, al quale si deve proprio la creazione del parco di Monza, il più grande parco cintato di tutta Europa.
Vicino al Mirabellino sorge la Fondazione intitolata al sindacalista Pietro Seveso, operaio metalmeccanico del secondo dopoguerra. Passeggiando per il Parco di Monza, a circa duecento metri dalla Villa Reale, sorge la cappella espiatoria dedicata a Umberto I Re d’Italia: l’edificio si trova nel punto esatto in cui l’anarchico Gaetano Bresci colpì il Re a morte come vendetta per i moti popolari del 1898. Il monumento venne progettato dall’architetto Giuseppe Sacconi, lo stesso del complesso del Vittoriano a Roma.
Nel corso del tour al Parco di Monza, una tappa obbligatoria va dedicata ai Giardini Reali (nella foto in basso): sono giardini d’epoca che si trovano attorno al perimetro della villa, principalmente sul retro e rivolti verso nord-est.
I giardini si suddividono in due parti: quella orientale è caratterizzata da viali alberati e aiuole decorate con motivi arabeschi, mentre il lato nord è improntato al giardino all’inglese, con uno stile naturalistico in cui è l’acqua ad avere un ruolo di rilievo. Nella parte del giardino all’inglese fu realizzato anche un ruscello con una cascatella e uno splendido lago, il Lago dei cigni, impreziosito dalla presenza di elementi scenografici come il tempietto neoclassico e la statua di Nettuno.
Da non perdere al Parco di Monza
- Villa Reale di Monza
- Villa del Mirabellino
- Fondazione Pietro Seveso
- Cappella espiatoria dedicata a Umberto I Re d’Italia
- Giardini Reali di Monza
Giorno 2: Anello dell’Alta Velocità e Autodromo
Il secondo giorno della visita al Parco di Monza può essere dedicato alla scoperta dell’Anello dell’alta velocità, circuito che ha fatto la storia dell’automobilismo d’Italia, d’Europa e di tutto il mondo.
L’Anello della velocità è la parte dismessa del circuito: qui, nel corso degli anni, hanno gareggiato i più grandi piloti del passato come Nuvolari, Fangio, Collins e Clark, vere e proprie leggende della Formula 1 entrate di diritto nell’Olimpo dei motori.
Il circuito dismesso è tristemente famoso anche per l’alto numero di incidenti mortali: tra tutti quello del pilota della Ferrari Wolfgang Von Trips, protagonista suo malgrado del tragico incidente del 10 settembre del 1961 che provocò la sua morte e quella di altre 15 settembre. L’episodio coincide con la chiusura di questa parte del circuito, considerata troppo pericolosa.
La parabolica (nella foto in basso) rappresenta la parte storica del tracciato con una pendenza che arriva fino all’80%. Non può mancare una foto sul manto stradale in cemento armato della parabolico, così come una accanto alla statua che riproduce il pilota Juan Manuel Fangio accanto alla Mercedes-Benz W196R del 1954.
Per scoprire l’Autodromo di Monza sono a disposizione visite guidate presso l’Infopoint dove trovare tutte le informazioni per compiere un tour con l’ausilio delle guide. Le visite guidate sono attive su prenotazione a seconda della disponibilità del circuito. L’autodromo può essere visitato anche percorrendo l’intero tracciato in bicicletta, sempre su prenotazione. Presso l’autodromo di Monza si può anche provare l’ebbrezza della guida di una Formula 1 attraverso un simulatore a forma di monoposto.
Sul viale principale, vicino all’eliporto e al Paddock, c’è l’Area Museo: all’interno è possibile ammirare mostre ed esposizioni contemporanee. Il museo è aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e i biglietti possono essere acquistati presso l’Infopoint. A seconda della disponibilità del circuito, il Tour nel tempio dell’automobilisti di Monza prevede anche una visita alla sala stampa, al Paddock (foto a fondo pagina) che ospitano le scuderie del campionato del mondo di Formula 1 e la palazzina box.
Nel corso di una tour a Monza non può mancare una visita al Muretto dei Campioni che si trova a Biassono, poco fuori l’ingresso dell’autodromo di Santa Maria delle Selve. Sul muro sono state poste delle mattonelle in ceramica che raffigurano tutti i vincitori del Gran Premio di Formula 1 di Monza con gli autografi dei campioni. Il Muretto dei Campioni è visibile anche durante le ore notturne grazie alla presenza di faretti che puntano delle suggestive luci verdi. Vicino al muretto c’è un monumento singolare dedicato all’autodromo.
Da non perdere all’Autodromo di Monza
- Anello dell’Alta Velocità
- Statua di Juan Manuel Fangio
- Simulatore Formula 1
- Visita all’Area Museo di Monza
- Muretto dei Campioni.
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