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Mistero a Roma: decine di storni trovati morti. Cosa è successo

Una nuova moria di storni interessa Roma: intervenuta sul posto anche l’OIPA che dopo un sopralluogo lancia l'allarme. Ecco cosa è successo

Moria di storni nel quartiere Appio di Roma

Il quartiere Appio di Roma è al centro dell’attenzione per un fatto macabro e decisamente particolare: una misteriosa moria di storni ha caratterizzato la zona. Uccelli senza vita sono stati ritrovati sui marciapiedi e sulle strade. Il fenomeno sospetto ha allertato non solo i cittadini ma anche l’OIPA, Organizzazione Internazionale Protezione Animali che su segnalazione è intervenuta per un sopralluogo. A spiegare l’accaduto e prendere provvedimenti è Rita Corboli, delegata dell’OIPA di Roma, he intervenuta sul posto ha avviato le procedure di segnalazioni verso gli organi competenti.

La misteriosa moria di storni è ora al vaglio dell’Ufficio veterinario dell’Asl di Roma 3 che insieme all’Ufficio Benessere animali del Dipartimento Ambientale dovrà chiarire la situazione dopo l’allarme lanciato dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali. Il caso avvenuto in uno dei quartieri di Roma più suggestivi racchiude un mistero.

La moria di storni a Roma

Nel quartiere Appio e più precisamente in via Appia Nuova all’altezza del numero 124 è stata testimoniata una vera e propria moria di storni documentata tramite fotografie. Una ventina gli esemplari morti sono stati ritrovati tra lo spartitraffico e il parcheggio. Gli storni senza vita sono una ventina e grazie alla segnalazione di un cittadino è stata allertata l’OIPA, Organizzazione Internazionale Protezione Animali. Ad intervenire sul posto è Rita Corboli, delegata dell’OIPA di Roma. Mentre si attendono informazioni più precise sul caso, si riflette sulla possibilità che ancora una volta ci sia un legame tra la morte degli storni e i botti di San Silvestro, come già è successo in passato.

Non si tratta del primo caso, infatti già precedentemente nella zona di via Etruria a Roma era successo qualcosa di molto simile. Gli storni, conosciuti per le mirabolanti coreografie in volo, sono ora al centro dell’attenzione dell’OIPA che ha contattato l’Ufficio Benessere Animali del Dipartimento Ambientale di Roma Capitale e l’Ufficio Veterinario dell’Asl Roma 3 per procedere con accertamenti e far luce sulla causa dei decessi degli uccelli. Un caso simile è accaduto nel periodo di Capodanno e a causare la moria degli esemplari sono stati i botti sparati nonostante le raccomandazioni. Episodi simili causati dai botti si sono verificati anche nel 2003 e nel 2010.

Lo storno è un uccello molto comune solito a girare in stormi di centinaia di esemplari; abituati a girovagare tra campi e parchi alla ricerca di cibo, di notte trascorrono il proprio riposo in “dormitori” di canneti o alberi. Prede tra le preferite del falco pellegrino, gli storni si difendono grazie ad acrobazie ed evoluzioni di gruppo che disorientano i predatori.

L’allontanamento degli storni

La diminuzione degli storni in centro a Roma è effettiva: negli ultimi vent’anni sono stati fatti interventi dissuasori importanti per allontanarli; i casi in cui si sono verificate vere e proprie stragi sono invece da attribuire ai periodi in cui questi interventi venivano meno. Roma non è però l’unica ad operare per allontanare questi esemplari; la Regione Lombardia in passato ha attivato l’approvazione alla caccia di colombi e storni per evitare ulteriori danni alle coltivazioni. Il territorio è intervenuto con una deroga di caccia che ha coinvolto numerosi cacciatori. L’obiettivo era abbattere 58 mila esemplari in più con lo scopo di proteggere i tesori verdi della Lombardia.