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Botti di Capodanno: quanti animali muoiono ogni anno in Italia

I botti di Capodanno sono un'antica tradizione in Italia, ma ogni anno causano feriti e morti, anche tra gli animali: l'allarme di Wwf Italia

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Da Roma a Palermo, passando per Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Genova, sono tante le città in Italia che hanno deciso di vietare i botti di Capodanno per l’intera notte del 31 dicembre. Ogni anno, la tradizione di esplodere petardi e fuochi d’artificio per festeggiare l’arrivo del nuovo anno causa 250 feriti, tra cui anche bambini; tra le vittime dei “botti” di Capodanno, però, ci sono anche gli animali, domestici e non.

Botti di Capodanno: i rischi per gli animali

Come ricordato da Elisabetta Erba, etologa del Wwf Italia, in alcune dichiarazioni riportate da ‘La Repubblica’, “in Italia a Capodanno muoiano almeno 5.000 animali a causa dei botti“.

L’esperta ha spiegato che l’impatto è “sempre più evidente e innegabile. Per gli animali domestici, ma soprattutto per la fauna selvatica, che include l’80% delle vittime, i danni possono essere spaventosi. Emblematica è la moria degli storni del 2021 vicino alla stazione di Termini a Roma”.

Quell’anno fecero scandalo le foto di centinaia di uccelli senza vita sull’asfalto, che la notte del 31 dicembre avevano scelto come loro dormitorio gli alberi attorno alla stazione capitolina ed erano stati sorpresi dai fuochi d’artificio esplosi per festeggiare l’arrivo del 2022.

I “botti” di Capodanno possono essere letali per gli animali perché questi “hanno un sistema uditivo molto più sviluppato del nostro” e “il rumore degli scoppi ravvicinati può creare paura e disorientamento, mix letale per rapaci notturni, volpi, pipistrelli e altri mammiferi. Ancor di più perché la notte alcune di queste specie sono già a riparo”.

Le cause di morte effettive possono essere diverse: “Gli uccelli possono morire per tachicardia oppure scontrarsi su edifici, vetri, autoveicoli. Altri animali potrebbero allontanarsi troppo dal nido o dalla propria tana per lo spavento, senza riuscire più a tornare”. Non solo: le specie notturne potrebbero anche essere colpite dai fuochi d’artificio mentre sono in volo.

A proposito di cani e gatti, già nel 2016, il Wwf Italia segnalava: “Nei gatti e, soprattutto, nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dai loro giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio”.

Dove sono vietati i “botti” in Italia per il Capodanno 2024

Da alcuni anni, le ordinanze di diversi sindaci provano a scoraggiare l’utilizzo di petardi e fuochi d’artificio nelle città italiane durante la notte di Capodanno.

A Roma, per esempio, anche per la notte del 31 dicembre 2023 è stata rinnovata l’ordinanza che vieta petardi, botti e artifici pirotecnici e che prevede come pena una sanzione da 25 a 500 euro e il sequestro dei materiali. Tra le altre città che hanno deciso di vietare i “botti” di Capodanno ci sono Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Genova e Palermo.

Venezia ha deciso di proibire i fuochi d’artificio “domestici” ma per festeggiare il Capodanno 2024 è previsto uno spettacolo pirotecnico in piazza San Marco. La città di Milano, invece, consente i fuochi d’artificio, in seguito a una sentenza del Tar, che nel 2021 si era espresso in favore dei commercianti che si erano opposti al divieto.