Milano e Torino diventano un'unica metropoli? L'idea
Milano e Torino insieme per diventare un'unica grande metropoli: l'idea è di Carlo Ratti, noto architetto torinese che insegna al MIT di Boston
Due città potrebbero unirsi e diventare un’unica super metropoli: stiamo parlando di Milano e Torino, due delle più importanti città del Nord e dell’Italia in generale. A favorire l’unione tra le due città sarebbero diversi fattori, su tutte la vicinanza geografica, visto che distano solamente 45 minuti in treno.
Milano e Torino unite in una grande metropoli
L’idea di lavorare per far diventare Milano e Torino in un’unica grande metropoli è di Carlo Ratti, architetto torinese che insegna al Massachusetts Institute of Technology di Boston, istituto inserito insieme a tanti atenei italiani nella classifica Arwu 2023 dedicata alle migliori università del mondo.
La visione di Ratti è chiara: unire le forze di Milano, eletta una delle migliori città dove investire in immobili in Europa, e quelle di Torino, Capoluogo pieno di storia e tradizione ma con un occhio rivolto sempre verso il futuro. Ratti, nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha spiegato la sua visione del futuro di Torino e di una super metropoli insieme a Milano:
“Va detto chiaramente, il futuro di Torino è Milano, unica città globale italiana – ha dichiarato l’architetto – dobbiamo spingere verso una integrazione tra i due poli urbani ormai vicinissimi, 45 minuti di treno sono meno di quanto ci vuole da casa all’ufficio di New York”.
“Di fatto MiTo – così Ratti battezza la metropoli unita Milano-Torino – potrebbe diventare la maggiore metropoli del sud Europa centrata su innovazione e sostenibilità: due città vibranti e protagoniste con un fertile cuore agricolo tra loro. Magari con l’aggiunta un domani di Bologna, anch’essa a un’oretta di distanza da Milano e altro polo chiave della cultura e dell’innovazione”.
Ratti immagina anche una sinergia tra i Politecnici dei due Capoluoghi, quello di Milano e quello di Torino: “Innovazioni che potrebbero rappresentare una rivoluzione? Unire il Politecnico di Torino con quello di Milano – ha sentenziato Ratti – l’Alta Scuola Politecnica, che già li fa collaborare, potrebbe poi diventare un’università di eccellenza, alla pari del Caltech californiano: taglia piccola ma grandissimo impatto”.
Come saranno le grandi città del futuro
Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, l’architetto Ratti prende alcune città d’Europa come esempio di sostenibilità da seguire: “Guarderei alle città che hanno saputo sganciarsi dalle costrizioni delle buone pratiche, inventando nuovi modi di fare città come Parigi, che ha intrapreso pedonalizzazioni su ampia scala, e Helsinki, dove stiamo lavorando al più grande progetto di decarbonizzazione urbana al mondo”.
Autore di progetti in giro per il mondo, l’architetto Ratti sta progettando un parco solare a Tor Vergata in previsione dell’Expo di Roma del 20230, e anche una pista ciclabile sospesa tra gli alberi a Sabbioneta. Pur trascorrendo tanto tempo all’estero, Ratti non dimentica la città dove è nato, Torino, che vorrebbe veder trasformarsi in futuro:
“Mi piacerebbe una città meno provinciale, capace di ritrovare una vocazione internazionale anche grazie ai suoi principali atenei. Una città capace di attirare persone diverse per costruire un tessuto economico e culturale innovativo. Ma tutto dipenderà dalle nostre azioni”.
In chiusura Carlo Ratti, parlando ancora dell’idea di unire Milano con Torino un’unica metropoli italiane ed europea, cita il grande architetto e inventore americano del Novecento Buckminster Fuller sull’utopia e l’oblio: “Sarà oblio se Torino resterà una città provinciale, pensando di poter bastare a sé stessa. Utopia, invece, se saprà aprirsi al mondo, iniziando da Milano”.
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