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Migliori città al mondo per il cibo: c'è un'italiana sul podio

Nella classifica mondiale delle migliori città da visitare per il cibo c'è anche una località italiana: ecco le 9 meraviglie del food nel mondo

Pubblicato: 4 Maggio 2021

Tortelli

Tra le migliori città al mondo per quanto riguarda il cibo c’è anche una località italiana, che ha conquistato il terzo posto nel ranking stilato da ‘Viator’, sito del brand TripAdvisor specializzato nella vendita e nella prenotazione di viaggi ed esperienze per il tempo libero. Si tratta di Modena, sul gradino più basso del podio.

Perché Modena è tra le 9 meraviglie del food

La classifica mondiale sui posti più acclamati per la buona tavola vede la città di Modena in terza posizione, dietro solo alla capitale della Francia Parigi (al primo posto grazie ai suoi chef stellati, bistrot e “trattorie”) e a Tokyo, la città con più ristoranti stellati al mondo (in seconda posizione in questa speciale classifica).

Con le sue specialità locali come i tortelli, il prosciutto cotto e l’aceto balsamico, la città di Modena si è conquistata di diritto un posto nell’elite della geografia culinaria mondiale. Un grande punto a suo favore lo ha segnato, inoltre, la presenza in città dell’Osteria Francescana, il ristorante tristellato di chef Massimo Bottura, indicato da ‘Viator’ come il tempio sacro della pasta.

Nel report di ‘Viator’ si ricorda che proprio l’Osteria Francescana “è stata nominata per due volte il miglior ristorante del mondo. Quindi sì, tecnicamente significa che la migliore pasta del mondo può essere trovata qui”. Nel rapporto si legge ancora: “Una prenotazione al ristorante non è facile e, se hai la fortuna di trovare un tavolo, preparati a spendere quasi 300 euro a persona per il menu degustazione di 12 portate”.

Non solo Osteria Francescana. ‘Viator’ ci tiene a precisare: “Ma anche se non puoi entrare all’Osteria Francescana, sappi che Modena è piena di tanti altri ottimi ristoranti. La Guida Michelin ha un elenco di luoghi acclamati da cercare, ma siamo onesti: è piuttosto difficile mangiare male in Italia”.