Miglior salame d'Italia 2022: tutti i vincitori
Da quindici anni l'Accademia delle 5 T premia i migliori norcini dello Stivale: ecco quali sono i salami più buoni d'Italia secondo le giurie
Sono stati svelati i vincitori del Campionato Italiano del Salame organizzato dall’Accademia delle 5T, che quest’anno è arrivato alla quindicesima edizione. Le finali si sono svolte gli scorsi 8 e 9 ottobre, in concomitanza con l’evento “Salami d’Italia” andato in scena nella Fattoria Zivieri a Sasso Marconi, in provincia di Bologna.
Che cos’è l’Accademia delle 5 T
L’Accademia delle 5T è un’associazione culturale senza scopo di lucro costituita da aziende e persone che producono, vendono o somministrano prodotti agroalimentari legati al territorio, e che si distinguono per tradizione e/o tipicità. Le cinque T stanno appunto per territorio, tradizione, tipicità, trasparenza e tracciabilità, questi ultimi due valori ritenuti particolarmente importanti in tempi recenti per garantire al consumatore la provenienza dei prodotti che porta in tavola.
Dell’associazione fanno parte contadini, commercianti, ristoratori, casari, norcini, maestri distillatori, vignaioli, fornai, pastori, ma anche enti pubblici, consorzi, imprese che hanno fatto una scelta di campo coraggiosa e più faticosa, si sono uniti per promuovere, tutelare e diffondere il buono, sano e naturale.
Cos’è il campionato italiano del salame
Proprio in virtù dei valori promossi, l’Accademia delle 5T ha cercato un modo per portare “allo scoperto” norcini che hanno ancora “la voglia e la capacità di lavorare secondo natura, lasciando che le carni maturino seguendo i ritmi che natura vuole, con l’aiuto dei microrganismi che da sempre fanno questo lavoro, dell’aria umida quanto è giusto, dei cicli stagionali, soprattutto della pazienza di chi fa i salami”.
Da qui l’idea di organizzare un concorso finalizzato a premiare il prodotto migliore e il norcino più bravo, un evento che nel corso del tempo, grazie al patrocinio del Ministero competente, si è trasformato in un campionato Italiano. Il concorso è aperto a tutti, anche a chi non è iscritto all’Accademia, e possono partecipare i produttori di salumi crudi composti di carne magra e grassa macinata o tagliata a coltello e insaccata in budello o vescica o altre coperture naturali, sia quelli denominati “salame” sia prodotti affini come, per esempio, “sopressa veneta”, “soppressata calabrese”, “finocchiona”. Da 15 anni ormai è dunque l’Accademia a individuare e premiare quelli che vengono ritenuti i salami più buoni d’Italia.
Come viene eletto il migliore salame
Il concorso è organizzato anche in ottica didattica, divulgativa e formativa, ed è per questo che le giurie, da quelle territoriali alle fasi di finale, si svolgono in ambienti didattici come università, scuole alberghiere, scuole di formazione e perfezionamento, con gli studenti che compongono una giuria consultiva.
Le giurie tecniche, composte da consumatori evoluti (dal gourmet al ristoratore, dal sommelier al bottegaio, dal docente del settore al giornalista enogastronomico) sono “aperte”, ovvero con presentazione del prodotto da parte del produttore stesso, discussione aperta a tutti i presenti, studenti compresi, voti palesi e commentati. Solo così, spiegano dall’Accademia, “è possibile lavorare per una crescita di tutti gli attori presenti e futuri della filiera”.
Campionato italiano miglior salame 2022: la classifica
Anche quest’anno dunque, al termine delle lunghe selezioni, sono stati eletti i vincitori, che hanno dimostrato “un’assoluta eccellenza – ha confermato Guido Stecchi, fondatore dell’Accademia – con un divario di pochissimi punti nei voti ricevuti dalla stragrande maggioranza dei salami candidati, 60 suddivisi nelle diverse categorie, mentre nessuno ha ricevuto un voto inferiore alla media del 7,5 su 10. Addirittura il primo posto del podio dei salami di carne di maiale rosa è stato definito grazie all’assegnazione di bonus, previsti dal regolamento in caso di pareggio, perché il punteggio era a pari merito: entrambi hanno la filiera completa mentre solo chi occupa il gradino più alto del podio è bio e non contiene salnitro“.
Podio dei salami ottenuti da carni di maiale rosa:
- 1. Ventricina biologica di Verdebios di Celenza sul Trigno (CH)
- 2. Il Pasturello (cacciatorino) dell’azienda agricola Ivano Pigazzi di Pasturo (LC)
- 3. Salame affumicato di Salumi Molinari di Zuglio (UD)
Podio dei salami ottenuti da carni di maiale dal manto scuro:
- 1. Salame gentile di Mora Romagnola della Macelleria Massimo Zivieri di Zola Predosa (BO)
- 2. Ventricina di Pelatella casertana di Fattorie del Tratturo di Scerni (CH)
- 3. Salame di maiale nero di Agrisalumeria Luiset di Ferrere (AT)
Premi speciali:
- Premio per la migliore ‘Nduja: ‘Nduja di Enzo Ioppolo di San GIorgio a Morgeto (RC)
- Premio per il miglior salame con quinto quarto: Salamella di fegato al vin cotto di Fattorie del Tratturo di Scerni (CH)
- Premio per il miglior salame da carni non di solo maiale: Salame di daino della Macelleria Massimo Zivieri di Zola Predosa (BO)
- Premio speciale Coltellera Valgobbia “Salame dolce e magro del Nord”: Salame Nobile del Giarolo della Macelleria Ennio Mutti di Sarezzano (AL)
- Premio speciale Bibanesi “Sopressa del Triveneto”: Sopressa biologica dell’Agriturismo La Buona Terra di Cervarese Santa Croce (PD)
- Premio speciale Suriano “Salame piccante con peperoncino italiano”: Soppressata piccante del Salumificio Santa Barbara di Casabona (KR)
- Premio speciale “Soppressata del Sud Italia”: Soppressata di maiale rosa della Macelleria Ferdinando Sacco di Lago (CS)
- Premio speciale Rustichella d’Abruzzo “
- ”: Ventricina del Vastese di Salumi Racciatti di Furci (CH)
- Premio Spiga d’oro “Salame di azienda bio”: “Ventricina del Vastese biologico” di Salumi Di Fiore di Fresa Grandinara (CH)
- Premio speciale “Ciauscolo”: Il Campagnolo di Re Norcino di San Ginesio (MC)
- Premio speciale Cacciatorino: Luganega trentina di Dal Massimo goloso di Coredo (TN)
- Premio Sirman “Oscar alla carriera”: Azienda agrituristica Aia Verde di Pizzoferrato (CH).
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