Messi con la Coppa è già nel presepe di San Gregorio Armeno
A San Gregorio Armeno è stata subito realizzata la statuina del presepe che ritrae Lionel Messi, il capitano dell'Argentina campione del mondo 2022
Lionel Messi, all’indomani della vittoria del Mondiale con l’Argentina, è diventato subito una statuina del presepe di San Gregorio Armeno.
Dopo la finale vinta dalla Nazionale argentina contro la Francia, ai calci di rigore, Genny Di Virgilio della bottega presepiale Di Virgilio art, tifosissimo di Diego Armando Maradona e anche dell’Argentina, si è messo subito al lavoro, realizzando la statuina di Lionel Messi.
Messi nel Presepe di San Gregorio Armeno
La statuina ritrae il campione di Rosario vestito con la maglia della Seleccion argentina numero 10 e mentre tiene in mano la Coppa del Mondo vinta in Qatar e alzata da capitano al termine della finalissima contro la Francia, terminata dopo 120 minuti combattuti e la lotteria dei rigori.
La replica di Messi si annuncia come una delle statuine più gettonate di San Gregorio Armeno, la strada del Centro Storico di Napoli famosa in tutto il mondo per la presenza delle tante botteghe di artigiani di presepi. Da sempre, a San Gregorio Armeno, vengono realizzate statuine di ogni tipo, anche con personaggi legati al mondo dello sport, dello spettacolo e della politica, oltre a quelle della Natività classica.
Con la statuina realizzata dal maestro artigiano Genny Di Virgilio, Lionel Messi raggiunge simbolicamente Diego Armando Maradona, da anni presente nelle botteghe di San Gregorio Armeno. Maradona, al quale è intitolato lo Stadio di Napoli, era stato l’ultimo giocatore in grado di trascinare l’Argentina sul tetto del mondo, nel 1986. A 36 anni di distanza, Messi è riuscito nell’impresa, facendo esplodere di gioia un intero Paese.
Argentina campione del mondo 2022: le tappe dell’impresa
Nell’Argentina che ha vinto i Mondiali 2022, guidata dal commissario tecnico Lionel Scaloni, ex calciatore che ha vestito anche la maglia della Lazio, ci sono quattro calciatori che militano in Serie A: Angel Di Maria e Leandro Paredes della Juventus, Lautaro Martinez dell’Inter e Paulo Dybala della Roma.
Con loro anche diverse vecchia conoscenze del nostro campionato: il ‘Papu’ Gomez che ha giocato in Italia con le maglie di Catania e Atalanta, l’ex difensore della Fiorentina German Pezzella, l’ex atalantino Cristian Romero e ancora Rodrigo De Paul e Nahuel Molina, entrambi con un recente passato tra le file dell’Udinese.
L’avventura dell’Argentina in Qatar non era iniziata nel migliore dei modi. Nella gara d’esordio contro l’Arabia Saudita, infatti, l’Albiceleste aveva perso a sorpresa, facendo sollevare molti dubbi sulla possibile vittoria finale.
Nelle altre due gare del girone, contro Messico e Polonia, sono arrivate altrettante vittorie che hanno permesso agli argentini di accedere alla fase a eliminazione diretta. Tutto facile agli ottavi di finale, superati grazie al 2-1 inflitto all’Australia. Tutt’altra storia, invece, ai quarti di finale contro l’Olanda.
Avanti di due reti grazie a Molina e Messi, gli uomini di Scaloni hanno incassato due reti nella seconda parte della ripresa, andando prima ai supplementari e poi ai calci di rigore, dove sono state decisive le parate del portiere Emiliano Martinez.
Grande exploit in semifinale contro la Croazia vice-campione del mondo: il penalty di Messi e la doppietta di Alvarez hanno spalancato all’Argentina le porte della finale poi vinta contro i campioni in carica della Francia.
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