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Messaggio in bottiglia a Napoli: la lettera a un bimbo mai nato

A Napoli è stata ritrovata una bottiglia contenente una lettera commovente indirizzata a un bimbo mai nato che ha rivelato una storia emozionante

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Ritrovata a Napoli bottiglia con lettera per bimbo mai nato

In una bottiglia di vetro trasparente, galleggiante nelle acque del golfo di Napoli, è stata trovata una lettera struggente indirizzata a un bimbo mai nato. Il messaggio in bottiglia è stato scoperto da Linda Palumbo, a capo dello spazzamare dell’associazione Hester, che opera nel Regno di Nettuno, nei pressi dell’isola d’Ischia. La scoperta ha portato alla luce una storia di dolore e amore, affidata al mare da due genitori colpiti da una perdita insopportabile.

Il testo del messaggio in bottiglia trovato a Napoli

“Caro piccolissimo angioletto nostro”, così inizia il messaggio ritrovato nella bottiglia, la quale contiene anche un’ecografia. La lettera è stata scritta da una coppia che è stato scelto di chiamare Luigi e Angela, per preservarne la privacy. Il messaggio, datato 26 luglio, è stato ritrovato dopo soli tre giorni da un operatore ecologico.

Come riporta ‘La Repubblica’, nella lettera, Luigi e Angela raccontano il loro primo incontro nel 2015, il matrimonio e la gioia di aspettare un bambino, concepito lo scorso febbraio. La felicità si è però trasformata in tragedia quando una chiamata ha sconvolto la loro vita, portandoli a numerose visite mediche nel tentativo di salvare il frutto del loro amore.

Il racconto prosegue descrivendo come, il 7 giugno, durante l’ultima ecografia, abbiano visto il loro piccolo ancora pieno di vita, ma il 12 giugno abbiano dovuto dirgli addio. La lettera termina con parole strazianti: “Non potrai conoscere il mare, ma da oggi il mare conoscerà un po’ di te, perdonaci”.

La lettera, affidata alle onde, è stata ritrovata dallo spazzamare dell’associazione Hester e successivamente restituita al mare, in via del tutto eccezionale, per permettere al messaggio di continuare il suo viaggio dalle acque di Ischia. Questa pratica, sebbene antica, conserva un forte significato emotivo, specialmente in un’epoca dominata dai social media e dalla comunicazione digitale.

L’altro messaggio in bottiglia scoperto a Bari

La storia di Luigi e Angela non è l’unica ad aver destato emozioni. Pochi giorni prima, un altro messaggio in bottiglia era stato ritrovato sulla spiaggia di Mola di Bari. Questa volta, il messaggio proveniva da una bambina tedesca di nome Linnéa, che aveva lanciato la bottiglia dalle coste di Igoumenitsa, in Grecia.

Il messaggio, accompagnato da un disegno dei protagonisti dello show tedesco “Die Sendung mit der Maus”, esprimeva il desiderio della bambina di ricevere una risposta: “Caro cercatore, sono Linnéa e ho preparato questo messaggio in una bottiglia per te… Per favore scrivimi una lettera”.

La bottiglia è stata trovata da Domenico Giannoccaro, un operatore ecologico che lavora tra Mola e Cozze. Come raccontato a ‘La Repubblica’, Domenico ha descritto l’esperienza come unica e toccante, esprimendo il desiderio di rispondere alla piccola sognatrice. Il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, ha supportato l’idea di rispondere al messaggio e ha offerto un invito formale alla famiglia di Linnéa per visitare la Puglia.

Anche Napoli è stata testimone di un evento del genere, questa primavera, quando le onde del mare hanno portato a galla un messaggio scritto da un ragazzino. Queste storie ci ricordano la magia e l’imprevedibilità del mare, capace di creare connessioni inaspettate tra persone lontane. Il messaggio in bottiglia resta una pratica che, nonostante l’evoluzione della comunicazione, continua a evocare sentimenti profondi e a far viaggiare emozioni attraverso le onde.