Le specie di meduse più diffuse nel Mar Mediterraneo e i rischi
Recentemente si è registrato un incremento nella presenza di meduse nei mari italiani: ecco quali sono le specie più diffuse nel Mar Mediterraneo
Anche quest’estate è scattato l’allarme meduse in Italia, dopo che lungo alcuni tratti costieri dei mari italiani si è registrato un incremento della loro presenza. Per affrontare al meglio questa problematica è necessario conoscere quali sono le meduse più diffuse nei nostri mari e i rischi a esse collegati.
Quali sono le specie di meduse più diffuse nel Mar Mediterraneo
A fornire un aggiornamento sulle specie di meduse più diffuse nel Mar Mediterraneo è stata l’agenzia ‘Dire’, dopo l’allarme meduse scattate nel Mar Ionio nel giugno 2022.
In primis, bisogna citare la Pelagia noctiluca, nota anche col nome di “Medusa luminosa”: si tratta di una specie altamente urticante, dalla colorazione rosa o rossastra e con tentacoli che possono raggiungere anche diversi metri.
La medusa più grande presente nel Mar Mediterraneo è la Rhizostoma pulmo, che è conosciuta anche con il nome di “Polmone di mare”. Solitamente, questa specie (innocua) è biancastra con bordo blu oppure è completamente blu. Nel luglio 2022 si è registrata un’“invasione” di Rhizostoma Pulmo a Jesolo.
Un’altra specie molto comune nel Mar Mediterraneo è la Cotylorhiza tuberculata, anch’essa innocua (nonostante il grande ombrello che le conferisce un’aria minacciosa).
La Carybdea marsupialis, anche chiamata “Cubomedusa” per la particolare forma del suo ombrello, è, invece, una specie urticante, parente delle meduse killer dell’Australia, come le Chironex fleckeri. Sebbene non sia al livello delle meduse australiane, il veleno della Carybdea marsupialis è altamente urticante.
La rassegna delle specie di meduse più diffuse nel Mar Mediterraneo si completa con la Aurelia aurita, anche nota come “Medusa quadrifoglio”, Il nome deriva dalle 4 strutture circolari sopra il suo ombrello trasparente, che sembrano assumere, per l’appunto, la forma di un quadrifoglio. La Aurelia aurita è una specie presente in quasi tutti i mari, incluso il Mediterraneo, anche se qui è poco prolifica. Questa specie è leggermente urticante per l’uomo.
Perché i mari italiani si stanno riempiendo di meduse
Risale all’aprile del 2022 un’intervista a ‘La Repubblica’ di Ferdinando Boero, insegnante di zoologia all’Università degli Studi Federico II di Napoli, che ha fornito la sua spiegazione al recente incremento nella presenza di meduse nei mari italiani: “Le meduse ci avvertono che l’essere umano sta esagerando nello sfruttamento delle risorse. Abbiamo depauperato in modo significativo le popolazioni di pesci, con la pesca industriale, lasciando più spazio alle meduse, che si nutrono degli stessi microrganismi che mangiano le larve dei pesci, all’inizio del ciclo biologico. Alterando l’ecososistema, abbiamo sottratto un competitor per le meduse, passando gradualmente da un mare di pesci a un mare di meduse, con una notevole perdita in termini di biodiversità”.
Cosa fare in caso di puntura di medusa
A fornire i consigli sugli accorgimenti da adottare in caso di puntura di medusa è l’associazione Mare Vivo Onlus: bisogna lavate immediatamente e ripetutamente con acqua di mare l’area interessata dalla puntura di medusa e asportare con delicatezza gli eventuali residui di tentacolo. Inoltre, è necessario evitare di grattarsi, strofinare la sabbia oppure ricorrere a medicazioni estemporanee con ammoniaca, aceto, alcool o succo di limone.
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