Mare sempre più caldo, dalle cozze alle meduse: allarme a Taranto
Le temperature elevate stanno surriscaldando le acque del mare che bagna le coste italiane: a preoccupare in particolare è il golfo di Taranto
Le temperature sempre più alte, che stanno surriscaldando le acque del mare che bagna le coste italiane, stanno causando gravi conseguenze. Preoccupa, in particolare, la situazione di Taranto: nel golfo della città pugliese, come si legge su ‘La Repubblica’, già da metà giugno non si trovano più le cozze (un’eccellenza locale), che non hanno retto al caldo dell’anno scorso e alla nuova ondata di calore registrata in questi mesi. Non solo: i cavallucci marini continuano a calare di numero, al contrario di meduse e vermocane ( policheti urticanti fastidiosi anche per l’uomo) che, invece, stanno aumentando sempre più.
Mare caldo in Italia: l’allarme del Cmcc
I ricercatori italiani del Cmcc (Centro euro mediterraneo sui cambiamenti climatici) hanno rilasciato una nota in cui affermano che i mari italiani sono già molto più caldi del solito. Il Mar Mediterraneo è più caldo di 4-5 gradi rispetto alla media, con temperature oltre la norma prima nel mar Ligure e poi nel golfo di Taranto, luogo in cui ormai si è arrivati a registrare +5ºC sopra la media.
Mare caldo: cosa sta succedendo a Taranto
A spiegare più nel dettaglio cosa sta succedendo nelle acque che bagnano la città di Taranto è Cataldo Pierri, docente di Zoologia applicata del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari: “Negli ultimi 100 anni la temperatura media degli oceani ha continuato ad aumentare, con ripercussioni importanti su ambiente e comunità. Più i mari sono caldi, meno ossigeno c’è, meno ossigeno c’è e meno nutrienti sono presenti. Questo fenomeno accade ovunque, ma nel Mediterraneo è ancor più evidente: è un mare chiuso e si surriscalda più velocemente”.
Il professor Cataldo Pierri ha aggiunto: “Purtroppo nei mari tarantini sempre più frequentemente assistiamo a ravvicinate ondate di calore: lo scorso anno, come conseguenza di quasi un mese di mare sempre a 29 gradi, c’è stata una enorme moria di cozze allevate, quasi l’80% e quest’anno, arrivati a metà giugno, sul mercato non si trovano più le cozze tarantine”.
Bisogna fare attenzione anche all’arrivo nel mare di Taranto di specie aliene. Cataldo Pierri ha spiegato: “Grazie al nuovo clima dalle coste africane, molte specie stanno arrivando qui: con quelle native in difficoltà a causa dell’inquinamento antropico e non solo, spesso le aliene che entrano riescono a prendere il sopravvento”. Un esempio di ciò è rappresentato dal granchio blu, che a Taranto sta predando i cavallucci marini. L’esperto ha detto :”Nell’ultimo periodo la popolazione ha avuto un declino spaventoso, quasi il 90% negli ultimi sei anni. Una stima di qualche anno fa parlava di 300mila esemplari, oggi sono poche migliaia”.
La riduzione del numero di cavallucci marini a Taranto può avere diverse cause. Cataldo Pierri, a questo proposito, ha tenuto a chiarire: “Qua a Taranto agli ippocampi sta succedendo qualcosa, che potrebbe essere causato da un prelievo da parte dell’uomo per il mercato orientale oppure per via dell’invasione delle specie aliene. Stiamo cercando di stabilirlo. Il perdurare di queste temperature del mare non aiuta: più continuano, più la salute degli ecosistemi di questo piccolo tesoro di biodiversità è a rischio”.
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