Nel mare di Bacoli è stato trovato un pavimento di 2mila anni fa
Straordinaria scoperta archeologica nelle acque della perla dei Campi Flegrei: dal mare di Bacoli è spuntato un antico pavimento di 2mila anni fa
Straordinaria scoperta nel mare di Bacoli: dalle acque della perla dei Campi Flegrei è spuntato un pavimento marmoreo di 2mila anni fa. La composizione artistica è realizzata in lastre in Portasanta quadrangolari o frammentate in triangoli con alternanza cromatica in bianco e nero.
Il pavimento emerso dal mare di Bacoli rappresenta un vero e proprio capolavoro dell’antichità classica: insieme al pavimento è stata ritrovata anche una colonna in marmo ben visibile grazie al suo sgargiante colore tra il rosso e il viola.
Bacoli, grande scoperta archeologica in mare
Le immagini della grande scoperta di Bacoli sono state pubblicate dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei attraverso i vari canali social. Il ritrovamento è il frutto di un lavoro collettivo e sinergico che coinvolge la Scuola di Alta Formazione per il Restauro-ICR e l’ISP CNR Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale che ha fornito al Parco Archeologico una straordinaria e preziosissima planimetria dell’area, realizzata mediante le moderne tecnologie multibeam ad altissima risoluzione.
A giocare un ruolo fondamentale per la grandiosa scoperta sono stati anche i diving e le imbarcazioni attive nel Parco Sommerso di Baia: proprio grazie a un’immersione è stato ritrovato l’antico pavimento che dovrebbe risalire a 2mila anni fa.
Al momento gli esperti stanno studiando il pavimento per poter formulare le prime ipotesi e ricostruire la sua storia: la bellezza del marmo rosato di una colonna spezzata e le geometrie realizzate con gli stessi colori per il pavimento lasciano intendere che il “tesoro” riemerso dalle acque poteva appartenere a un edificio di un contesto davvero importante.
La scoperta è avvenuta nell’area del Parco Sommerso di Baia, uno dei siti archeologici più importanti d’Italia, dove qualche anno fa era stata rinvenuta una statua di Apollo che da poco è stata restaurata presso l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma. Il basamento è stato realizzato facendo ricorso a tecniche antisismiche con l’obiettivo di assicurare la massima protezione alla statua che a breve farà ritorno a Baia dove verrà finalmente esposta.
La reazione del sindaco di Bacoli
Lo straordinario ritrovamento nel mare di Bacoli è stato accolto con grande entusiasmo da parte del sindaco Josi Gerardo Della Regione. Il primo cittadino ha commentato la scoperta di uno dei tesori sommersi di Napoli con un lungo post pubblicato sulla sua pagina di Facebook:
“È splendido! Nuova scoperta alla Città Sommersa di Baia – ha scritto il sindaco Josi Gerardo Della Regione – Dal fondale marino, è emersa una colonna di marmo rosato e un meraviglioso pavimento. Si trova tra le Terme del Lacus e il Ninfeo di Punta dell’Epitaffio. Una isolato pari a oltre 80 metri con una pavimentazione in opus sectile marmoreo, in alternanza cromatica con lastre in marmo bianco o grigio, riconducibile a età Tardoantica”.
“Nella stessa area – ha ricordato il primo cittadino di Bacoli – nel 2013 fu riportata alla luce una scultura riconosciuta come la statua di Apollo. Ringrazio il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, e il direttore Fabio Pagano, per l’attenzione rivolta a questi luoghi magici. Tra le meraviglie d’Italia. Uno dei Parchi Archeologici Sommersi più importanti al mondo. Insieme, puntiamo al turismo di qualità. Un passo alla volta”.
Foto del Parco archeologico dei Campi Flegrei
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