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A Manduria in Puglia è scoppiato il caso topless in spiaggia

In Puglia, sulla spiaggia libera di Borraco, frazione di Manduria, si è accesa una discussione dopo che tre donne hanno deciso di rimanere in topless

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Caso topless sulla spiaggia italiana

Il naturismo sulle spiagge italiane è da sempre tema di discussione e contrasti. Se da un lato c’è chi difende la libertà di vivere il mare senza costrizioni, dall’altro emergono preoccupazioni legate alla tutela dei minori e al rispetto della sensibilità pubblica. Negli ultimi giorni, un nuovo episodio ha infiammato l’opinione pubblica: sulla spiaggia di Borraco, a Manduria, alcune donne si sono spogliate in spiaggia scatenando proteste e accese polemiche da parte di altri bagnanti.

Topless e nudismo a Manduria: cos’è successo sulla spiaggia di Borraco

L’estate italiana è entrata nel vivo e la Puglia, da sempre una delle destinazioni più amate per le sue spiagge, è al centro di una nuova discussione. Sulla spiaggia libera di Borraco, frazione di Manduria, tre donne hanno deciso di prendere il sole senza costume: una in topless (ovvero “senza top”) mentre le altre due erano completamente nude. Il loro comportamento, in un litorale non adibito al naturismo, ha attirato le proteste di alcuni dei presenti. Alcuni bagnanti, infatti, molto infastiditi dalla scena hanno protestato ritenendo la cosa non adatta a una spiaggia dove ci sono anche bambini. Alcune persone avrebbero anche lasciato la spiaggia. Altri, invece, hanno difeso le donne, ritenendo che la loro scelta non costituisse alcun disturbo.

Le donne in questione non si sono fatte problemi e sembrano aver ignorato eventuali proteste o lamentele. Non risultano al momento denunce ufficiali, ma il dibattito si è presto allargato oltre i confini locali, diventando un vero e proprio caso. C’è chi sostiene le donne protagoniste, rivendicando il diritto al topless o al nudismo come forma di libertà personale e naturale. Dall’altra parte molte persone, soprattutto genitori, insistono sulla necessità di rispetto reciproco negli spazi pubblici.

La protesta delle famiglie

A sollevare per prime la questione del naturismo a Borraco sono state le mamme presenti sulla spiaggia. ‘TgCom24’ ha riportato le voci di protesta: “Non siamo su una spiaggia per nudisti – ha protestato una mamma – e questo comportamento è irrispettoso nei confronti dei bambini presenti”. Come già detto, però, le polemiche non si sono fermate a quell’episodio. In poche ore, infatti, la vicenda è approdata sui social network, dove ha alimentato un’ondata di commenti. C’è chi parla di esibizionismo, chi invece rivendica il diritto di vivere la propria libertà senza tabù, accusando le famiglie di bigottismo.

Il naturismo in Italia non è vietato, ma nemmeno ben regolamentato. La normativa nazionale prevede possano scattare sanzioni qualora un comportamento venga considerato lesivo del comune senso del pudore. La mancanza di una normativa nazionale dedicata al naturismo ha determinato una regolamentazione affidata principalmente ai decreti regionali. Alcune regioni e comuni hanno così istituito spiagge ufficiali dedicate al naturismo.  Attualmente, le regioni che contano il maggior numero di spiagge autorizzate al naturismo sono la Toscana e la Sardegna ma ce ne sono anche in altre regioni.

Ad esempio, una delle aree più famose per naturisti è la spiaggia di Guvano nelle Cinque Terre, citata anche dalla CNN come una tra le più suggestive spiagge naturiste. È un angolo nascosto raggiungibile attraverso un vecchio tunnel ferroviario, che si apre su una caletta di ciottoli bianchi e mare cristallino. La spiaggia di Borraco, invece, non rientra tra le aree autorizzate al naturismo e anche per questo la cosa sta facendo molto discutere.