Le spiagge naturiste più note della nostra Penisola
Godersi il sole in maniera naturale per una tintarella perfetta e integrale: ecco alcune tra le spiagge naturiste autorizzate più note del nostro Paese
Sono essenzialmente quattro le spiagge naturiste autorizzate più note d’Italia: sembra, infatti, che la pratica della tintarella naturale conti nel nostro Paese almeno 500.000 estimatori. Di conseguenza, accanto a quelle ufficiali, vi sono altre località aperte ai nudisti.
Tradizionalmente si tratta di luoghi riparati e poco conosciuti. Invece, le spiagge naturiste autorizzate sono aperte a tutti e il loro motto è vivi e lasciar vivere.
Tra queste c’è la spiaggia de Il Nido dell’Aquila a San Vincenzo: si trova in provincia di Livorno ed è una frequentata meta balneare. Infatti il comune è dotato di un lungo litorale sabbioso, ha ricevuto nel 2006 il riconoscimento Bandiera Blu e si caratterizza per un’ottima ricettività, oltre che per il porto turistico attrezzato.
Il Nido dell’Aquila è stato autorizzato dal 2010 alla pratica naturista: facile e comodo da raggiungere attraverso la Strada della Principessa in direzione Populonia, ha un arenile di sabbia fine lungo 500 metri.
Il suo nome deriva dal fatto che questa spiaggia si trova vicino a un podere diroccato, chiamato appunto Nido dell’Aquila. Si trova all’interno del Parco Naturale di Rimigliano.
Nata come spiaggia libera, il Nido dell’Aquila è stata una località naturista fin dagli anni Settanta, ma la sua destinazione ufficiale è stata sancita da una delibera del Comune dopo una richiesta specifica dell’ Ente Sviluppo Nido dell’Aquila (ENSA).
Ancora oggi la spiaggia è presidiata dall’Associazione Naturista Italiana, che svolge questo compito da oltre 30 anni. Il sito è dotato di bar-ristoro, servizi igienici e spazi per bambini, mentre a pochi chilometri vi sono strutture convenzionate.
Un’altra spiaggia naturista autorizzata molto nota è quella di Capocotta che si trova vicino a Roma e si estende lungo il litorale laziale tra Torvaianica e Castel Porziano.
La spiaggia di Capocotta si caratterizza per essere la più rilassante e la più tranquilla di tutto il litorale romano ed è attrezzata anche con diversi ristoranti. Tra le pochissime spiagge specificatamente destinate al naturismo, questa si estende per quasi 3 chilometri (45 ettari) e appartiene alla Riserva naturale Litorale Romano dal 1996.
Ciò si spiega facilmente con il fatto che questo tratto di costa ospita le dune sabbiose meglio conservate in tutta Italia. Nata come tenuta dei Borghese e di Casa Savoia, nel 1985 è stata dichiarata Sito di Interesse Comunitario per evitarne l’urbanizzazione.
Oggi la spiaggia di Capocotta è punto d’incontro e socializzazione per i LGBT di Roma e del Lazio ed è stata riconosciuta ufficialmente a livello internazionale dal movimento naturista.
In questa rassegna rientra anche la laguna del Mort al Lido di Jesolo. Si tratta di una laguna salata, vicina a quella di Venezia e alla foce del Piave e parallela al Mar Adriatico.
L’acqua è profonda al massimo 2 metri, ma in genere la profondità si aggira sui 50 centimetri. La spiaggia del Mort si estende lungo la penisola che separa la laguna dall’Adriatico ed è una delle undici spiagge più belle di tutto il territorio nazionale secondo la classifica di Legambiente.
Nel 2004 la località ha ricevuto il riconoscimento di Sito di Interesse Comunitario, proprio come la pinetadi Eracle Mare, mentre nel 2007 è stata premiata con la Bandiera Blu.
Infatti la qualità delle acque, del litorale e dei servizi offerti sono molto alti, nonostante la vicinanza a luoghi strategici di grande afflusso. La spiaggia del Mort è l’unico sito in Veneto a essere stato classificato con 3 Vele nella guida di Legambiente.
Nel maggio 2011 la zona del litorale più vicina alla foce del Piave è stata dichiarata ufficialmente area naturista con una delibera del comune. Si tratta di un arenile caratterizzato da una serie di dune e composto di sabbia molto fine.
Infine tra le spiagge naturiste autorizzate più note d’Italia vi è quella del Troncone a Marina di Camerota: si tratta di un comune in provincia di Salerno, nonché frequentata meta balneare. Infatti è circondata da colline ricoperte dalla macchia mediterranea e si caratterizza per una notevole offerta ricettiva e per la qualità delle sue acque.
Bandiera Blu nel 2000, 2001 e 2003, nel 2001 e nel 2015 ha ricevuto il riconoscimento 5 Vele nella guida di Legambiente sulle spiagge e località balneari italiane. Invece dal 2002 al 2014 il litorale è stato premiato con la Bandiera Blu per gli approdi turistici.
Nel giugno 2011 la spiaggia del Troncone è stata autorizzata al nudismo dal Comune: è la parte terminale del litorale posto a sud di Cala Finocchiaro. Si tratta di un arenile composto non da sabbia, ma da sassi fini e ghiaino, che viene protetta dai venti grazie a una parete rocciosa molto alta. Così le acque sono sempre tranquille.
La spiaggia del Troncone è formata da quattro calette, di cui l’ultima risulta di dimensioni più ampie rispetto alle altre. Negli ultimi anni è una meta apprezzata dal turismo LGBT.
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