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Quante sono le spiagge per nudisti in Italia e dove si trovano

In Italia il naturismo è in crescita con più di 20 spiagge per nudisti legali e molte altre non ufficiali: in quali regioni se ne trovano di più

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

In Italia il naturismo sta vivendo una fase di grande vitalità. Nonostante abbia superato i settant’anni di storia, il movimento naturista continua a espandersi, con oltre venti spiagge autorizzate alla pratica del nudismo. Tuttavia, il numero di spiagge non ufficiali supera di gran lunga le cento unità, secondo quanto affermato da Gabriele Rossetti, presidente della Federazione Naturista Italiana (Fenait), fondata nel 1972.

Le località naturiste ufficiali in Italia

L’assenza di una legge nazionale specifica sul naturismo in Italia ha portato a una regolamentazione basata su decreti regionali. La prima spiaggia ufficialmente riconosciuta è stata l’oasi naturistica di Capocotta nel 1999. Oggi, le regioni con il maggior numero di spiagge naturiste autorizzate sono la Toscana e la Sardegna.

La Toscana offre quattro spiagge legali, tra cui la storica “Nido dell’aquila” a San Vincenzo, mentre la Sardegna ne ha sette. L’Isola d’Elba contribuisce con due spiagge, e vi sono anche spiagge fluviali come il “Secchiello selvaggio” sul fiume Trebbia in provincia di Piacenza e una sul Sesia a Vercelli.

Di recente, anche Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, si è aggiunta alla lista delle località dove è possibile praticare il nudismo in maniera legale. Il fenomeno del naturismo in Italia coinvolge circa 800.000 praticanti, principalmente famiglie e anziani, ma anche giovani che si avvicinano con più titubanza.

La stima europea del numero di naturisti è di circa 20 milioni, e molti italiani scelgono destinazioni come la Grecia e la Croazia per praticare il naturismo. Le spiagge naturiste in Italia sono spesso fraintese da chi non le frequenta. Non c’è l’obbligo di spogliarsi completamente, e le comunità che le popolano sono formate principalmente da famiglie con bambini e anziani.

I principi del naturismo si basano sul rispetto per sé stessi, per gli altri e per l’ambiente. In origine, il movimento promuoveva l’astensione da fumo e alcol, ma oggi l’approccio è più libero, con molti naturisti che tendono a seguire uno stile di vita vegano.

Una delle principali sfide per le associazioni naturiste è l’infiltrazione di individui in cerca di avventure sessuali, un problema che disturba la tranquillità delle spiagge naturiste. Le associazioni come la Fenait sono impegnate a presidiare le spiagge per garantire un ambiente sicuro e rispettoso. “Se qualcuno non si comporta adeguatamente, viene immediatamente allontanato”, ha dichiarato Rossetti a ‘La Repubblica’.

Il naturismo in evoluzione

Nonostante queste sfide, il naturismo in Italia continua a prosperare. Le spiagge autorizzate si stanno moltiplicando e la comunità dei praticanti è in costante crescita. Questo movimento, basato su valori di rispetto e armonia con la natura, sta trovando sempre più spazio nel panorama italiano.

La mancanza di una legislazione nazionale specifica non sembra frenare l’entusiasmo dei naturisti, che continuano a cercare e trovare luoghi dove praticare il loro stile di vita in modo sicuro e sereno.

Il naturismo italiano rappresenta una realtà dinamica e in evoluzione, con oltre venti spiagge legali che offrono opportunità uniche per chi desidera vivere un’esperienza di libertà e contatto con la natura. Con l’impegno delle associazioni e il crescente interesse da parte della popolazione, il futuro del naturismo in Italia appare luminoso e promettente.