L'università di Firenze cerca assaggiatori di cocktail
La facoltà di Scienze e Tecnologie dell'università toscana ha iniziato uno studio che scandaglia i legami tra gusto e determinati fattori

A Firenze si cercano assaggiatori di cocktail. La richiesta non proviene da un locale notturno desideroso di farsi pubblicità, né tanto meno da una casa di produzione di alcolici che ha l’esigenza di testare nuovi prodotti. L’invito è accademico. Proviene dall’Università di Firenze, precisamente dal Sensor Lab diretto dal professor Erminio Monteleone, professore di Scienze e tecnologia alimentari.
«Se hai tra i 18 e i 40 anni e ti piacciono i cocktails a base alcolica – recita postato su Facebook dal profilo Sensory Lab – partecipa alla nostra indagine sul gradimento e le caratteristiche sensoriali ed emozionali delle bevande».
Altro che svago e divertimento, la faccenda è serissima, un esperimento scientifico in piena regola. Lo scopo è comprendere quali sono i fattori biologici, individuali e psicologici che spingono le persone a scegliere determinati drink rispetto ad altri.
In gioco entra, ad esempio, la conformazione del proprio corpo. Il più delle volte, infatti, le donne preferiscono miscelazioni non troppo forti. C’è chi adora i sapori amari e odia quelli dolci. Molto incide anche la voglia che alcune persone hanno di sperimentare o meno nuovi gusti. L’indole tradizionalista o avventuriera conta nella scelta della giusta bevanda. Ma incide anche il contesto in cui si beve qualcosa: alcuni gusti possono mutare in base all’occasione. Attraverso l’analisi delle differenti inclinazioni delle persone coinvolte sarà possibile quindi effettuare una mappa che permetterà di associare comportamenti, modi d’essere e di pensare a determinate scelte di sapori.
Le persone interessate a far da cavia e bere qualche cocktail preparato da eminenti luminari accademici non dovrà far altro che mandare una mail all’indirizzo di posta elettronica lab.sensoriale@gesaaf.unifi.it, scrivendo nell’oggetto “cocktails”. Occasione più unica che rara per mandare una mail all’università con un nome in codice tutt’altro che usuale.
I fortunati prescelti saranno convocati per delle sedute in laboratorio dove i selezionati non dovranno far altro che bere 6 cocktail differenti nell’arco di circa un paio d’ore. Compito dei bevitori al servizio della scienza sarà quello di specificare soltanto il piacere o il disgusto che provano nell’assaporare i cocktail serviti. Una foto della punta della lingua, per contare al computer il quantitativo delle papille gustative, completerà l’analisi di uno esperimento a cui vorrebbe partecipare, c’è da scommetterci, qualsiasi fan sia della scienza che delle più quotate birrerie.
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