Comacchio, esplode il caso per la spiaggia di nudisti
Polemica a Comacchio dove alcune bagnanti hanno segnalato la presenza di nudisti su una spiaggia: non si è fatta attendere la risposta dell'Aner
A Comacchio, comune in provincia di Ferrara, esplode il caso legato alla spiaggia di nudisti. Alcune bagnanti hanno segnalato la presenza di bagnanti senza veli all’estremità dell’arenile, chiedendo maggiore controllo.
La risposta non si è fatta attendere ed è arrivata da parte di Aner, l’Associazione Naturisti emiliano-romagnola, tramite il suo presidente Jean Pascal Marcacci. L’associazione spiega che la spiaggia in questione, tradizionalmente utilizzata dai naturisti, si trova in una posizione isolata.
Quel tratto, fanno sapere dall’Aner, è quasi sempre deserto perché sporco e difficilmente agibile: per questo è molto probabile che alcuni bagnanti si siano spostati verso luoghi vicini.
Polemica a Comacchio per la spiaggia dei nudisti
La spiaggia in questione, non formalmente autorizzata dal comune di Comacchio, si trova nelle vicinanze del punto in cui, in questo momento, sono state posizionate le sculture in legno dell’artista Enrico Menegatti a metà tra Lido di Volano e Lido delle Nazioni: le opere rappresentano uno dei richiami turistici più importanti dell’area.
Alcune signore, passeggiando sull’arenile, sono rimaste contrariate alla vista del nudo integrale, denunciando la presenza di bagnanti senza veli. La polemica non tarda a cessare: da una parte c’è l’associazione che chiede alle istituzioni di riconoscere chiaramente alcune spiagge per naturisti in zone poco frequentate. Dall’altra alcuni bagnanti che non hanno gradito la vista dei nudisti.
A nord della Lido di Volano, alla foce del Po, c’è una destinazione naturista, è stata affidata all’associazione dal comune di Comacchio, sulla fattispecie della delibera di Ravenna che autorizza i naturisti al Lido di Dante, spiaggia frequentata anche da 1.500 persone al giorno e dove sono presenti assistenti alla balneazione e strumenti di vigilanza concordati con il comune.
In Italia esistono diverse spiagge naturiste ma solamente due sono state riconosciute ufficialmente. La prima è la spiaggia di Capocotta a Ostia, Roma, che si estende lungo il litorale laziale tra Torvaianica e Castel Porziano e appartiene alla Riserva Naturale Litorale Romano a partire dal 1996.
L’altra è “Secchiello Selvaggio”, una tipica spiaggia di fiume con ciottoli, ghiaia e roccia che può essere raggiunta anche a piedi, percorrendo un sentiero nel bosco per circa 15 minuti: l’oasi sul Trebbia in provincia di Piacenza è stata riconosciuta come spiaggia naturista fluviale d’Italia in seguito alla storica delibera arrivata dal Comune di Corte Brugnatella.
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