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Jesolo come Dubai: il Veneto vuole desalinizzare l'acqua del mare

Siccità e cambiamento climatico, la Regione Veneto è pronta ad accogliere progetti di desalinizzazione delle acque e isole artificiali in stile Dubai

Desalinizzazione e isole artificiali: il Veneto come Dubai

Il Veneto si sta organizzando per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico: con i suoi 158 chilometri di costa, la regione della Serenissima è tra le aree più esposte a fenomeni come l’innalzamento dei mari e l’erosione delle coste, tanto che si sta studiando la possibilità di costruire un’isola artificiale in stile Dubai.

Poi c’è l’allarme siccità, particolarmente grave nelle regioni del Nord: il bacino del Po è in condizioni critiche e il livello di neve sulle Alpi è la metà rispetto alla media degli anni precedenti. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di usare l’acqua del mare desalinizzata, come fanno a Dubai e in Israele.

Siccità, il Veneto vuole desalinizzare l’acqua del mare

Temperature sempre più alte e mancanza di precipitazioni disegnano un quadro allarmante: soltanto in Veneto sono mancati almeno 50 mm di pioggia nel mese di febbraio, e la situazione sembra quasi impossibile da recuperare entro l’estate.

L’acqua che un tempo alimentava i grandi corsi d’acqua della pianura del Po non arriva più dalle montagne: la neve che dovrebbe garantire le scorte d’acqua per l’estate è sempre meno – basti pensare che 9 piste da sci italiane su 10 devono ricorrere alla neve artificiale – e la situazione è destinata a peggiorare.

La Regione Veneto, si legge ne ‘La Nuova Venezia’, ha allo studio un’ordinanza per il razionamento dell’acqua, e si pensa di utilizzare dei dissalatori di emergenza già a partire da questa estate: con fiumi e falde sotterranee già in sofferenza in pieno inverno, si prevede infatti che l’estate 2023 sarà ancora caratterizzata da una forte siccità.

Il Governatore della Regione Luca Zaia ha inoltre ribadito la disponibilità del Veneto ad accogliere il progetto ventilato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che prevederebbe di desalinizzare l’acqua del mare come già avviene a Dubai e in Israele.

“Abbiamo una risorsa, il mare, che non dobbiamo più guardare distrattamente”, ha affermato Zaia riportato dall’Ansa, “bisogna però capire quanto ci costerà il bilancio energetico, perché trasformare l’acqua salata in acqua dolce richiede energia”.

Jesolo come Dubai: isola artificiale e acqua di mare

Quella di desalinizzare l’acqua di mare è al momento una soluzione soltanto ipotetica, che però potrebbe contribuire ad attenuare gli effetti di una situazione che, soprattutto nelle regioni del Nord Italia, si fa sempre più allarmante.

L’ex sindaco di Jesolo Valerio Zoggia caldeggia questo tipo di soluzione per la sua cittadina, minacciata da un lato dalla siccità che rischia di lasciare 3,5 milioni di italiani senza acqua potabile e dall’altro da un gravissimo fenomeno di erosione delle coste, amplificato dall’innalzamento dei mari.

Coi sui 15 chilometri di litorale, Jesolo è fortemente esposta alle conseguenze del riscaldamento globale. Per salvare il turismo bisogna intervenire con progetti misurati alla gravità della situazione: guardando all’esempio di Dubai, si sta studiando la possibilità di costruire un’isola artificiale di fronte al litorale veneto, che possa contrastare gli effetti del cambiamento climatico sulla costa.

Lo scorso settembre, si legge su ‘Repubblica’, la Regione ha commissionato uno studio di fattibilità alla società olandese Royal Haskoning, la stessa che ha progettato e realizzato le 300 isole artificiali note come World Islands a Dubai (nella foto).

La situazione è già drammatica: “Una volta la sabbia veniva portata dal Piave”, spiega il sindaco Christofer De Zotti, mentre oggi è il Comune che si occupa del ripascimento della costa spostando “70 mila metri cubi di sabbia provenienti dalla parte della spiaggia dove ce n’è e dai cantieri edili, obbligati per legge a dare tutto quello che viene scavato in più alla Banca della Sabbia“.