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L'acqua del rubinetto è a rischio per 3,5 milioni di italiani

Siccità, l'acqua del rubinetto è a rischio per 3,5 milioni di cittadini italiani: il Governo prepara una task force per arginare il problema

Acqua rubinetto a rischio

Il problema della siccità in Italia costituisce un rischio per 3,5 milioni di cittadini che potrebbero ritrovarsi senza acqua. Secondo i dati forniti dal Cnr, infatti, una fascia compresa tra il 6 e il 15% della popolazione vive in aree esposte a siccità severa o estrema.

Siccità, a rischio l’acqua del rubinetto in Italia

Per provare ad arginare l’emergenza, è previsto un vertice interministeriale presieduto del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, eletta una delle donne più potenti al mondo del 2022: il primo incontro è in programma a Palazzo Chigi il primo marzo. La task force ha il compito di valutare le iniziative al fine di varare un piano di interventi a breve scadenza, insieme a una programmazione a medio-lungo termine.

La decisione di programmare una task force è stata presa dal Governo in seguito alla relazione del Consiglio dei Ministri da parte di Nello Musumeci, il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare.

All’incontro fissato per il primo marzo 2023 parteciperanno: i rappresentanti dei ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, dell’Agricoltura e della Coesione, insieme alla Protezione Civile. Questa task force si è resa necessaria dopo le relazioni del Ministro Nello Musumeci e dei colleghi Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto Fratin, Luca Ciriani e Raffaele Fitto.

Nel nostro Paese ci sono circa 3,5 milioni di cittadini che rischiano di avere l’acqua razionata dai rubinetti: lo ha affermato l’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi di bacino. A confermare quanto sia delicata la situazione ci ha pensato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto che come riferito dall’Ansa, ha dichiarato: “Il problema della siccità è grave”.

Francesco Vincenzi, il presidente dell’Anbi, ha analizzato così il problema legato alla siccità: “Dati alla mano è lecito ritenere che l’acqua del rubinetto non può più essere data per scontata per almeno tre milioni e mezzo di italiani”.

Del problema legato alla siccità ha parlato anche il Ministro Pichetto: “Il problema è grave, abbiamo la metà della neve rispetto alla media – ha spiegato Pichetto – ci troviamo con i corsi d’acqua, i laghi e gli invasi che versano in uno stato molto critico. I bacini idroelettrici sono in estrema difficoltà”.

Le conseguenze della siccità

L’allarme siccità è scoppiato ormai da tempo nel nostro Paese, con zone d’Italia che rischiano di rimanere senz’acqua: tra le aree più colpite della Penisola si segnalano il bacino del fiume Po e tutte le regioni del Nord.

La mancanza di precipitazioni nel 2022 ha influito in maniera negativa sul livello idrologico dei fiumi e dei laghi: basti pensare, per esempio, alle isole di terra spuntate dal letto del Po a causa della profonda diminuzione del livello di acqua, soprattutto a Torino e in Piemonte.

L’osservatorio dell’Anbi, l‘Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, ha evidenziato le criticità a livello idrico, facendo notare come il fiume Po abbia raggiunto una portata inferiore a quella del 2022.

L’Anbi, inoltre, ha da poco diffuso un bollettino abbastanza preoccupante che rende l’idea sulla crisi dell’acqua che deve affrontare l’Italia: sulle Alpi si sta sciogliendo sempre più neve, i grandi laghi del Nord sono ai minimi storici, il Po sta vivendo un momento di grande sofferenza e anche i fiumi del Centro si stanno seccando.