Scoperti gli ittiosauri che vivevano in Val Padana
Sono stati scoperti cinque esemplari di ittiosauri, rettili che vivevano in Val Padana circa 240 milioni di anni fa: uno di loro ha dimensioni record
Dai sotterranei dei musei di storia Naturale di Milano, Zurigo e Tubinga, sono stati scoperti i fossili di cinque esemplari ittiosauri che vivevano in Val Padana. I fossili riemersi appartenevano agli antichi rettili acquatici presenti sulla terra prima dei dinosauri, quasi 240 milioni di anni fa.
I ritrovamenti arrivano dal giacimento di Besano-Monte San Giorgio, sito patrimonio dell’UNESCO al confine tra l’Italia e la Svizzera. Gli esemplari rappresentano i diversi stadi della crescita: si parte da quello più giovane che è lungo poco più di un metro, fino ad arrivare al più anziano che sfiora gli otto metri di lunghezza, un vero e proprio record per i rettili marini predatori del Triassico medio.
Quanto scoperto è stato pubblicato sulla rivista specializzata ‘Peer J‘ da un gruppo internazionale di ricerca, coordinato dal paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano, Cristiano dal Sasso.
Gli ittiosauri che vivevano in Val Padana 240 milioni di anni fa
Gli scheletri dei fossili, appiattiti dal passare dei secoli, sono stati ricostruiti attraverso la tecnologia 3D. Tutti i resti sono stati deformati dal tempo e dalla pressione delle rocce che li ha resi spessi non più di qualche decina di millimetri. Per studiarli, i ricercatori si sono avvalsi di tac medica e fotogrammetria: in questo modo è stato possibile vedere le ossa nascoste o sovrapposte e ricostruire le scatole cranica in 3D, osso dopo osso.
I fossili scoperti tra Italia e Svizzera appartengono alla specie Besanosaurus leptorhynchus, caratterizzata dalla presenza di un “rostro” (il muso) molto sottile e allungato, armato di piccoli denti appuntiti che erano perfetti per afferrare le prede come piccoli pesci o gli antichi parenti dei calamari, grazie ai rapidi movimenti della testa e delle fauci.
Gli ittiosauri sono tra i fossili caratteristici di giacimento di Besano-Monte San Giorgio, sito patrimonio dell’UNESCO che protegge una paleo-biodiversità unica al mondo, quella risalente al Triassico medio. Il sito che fa parte del territorio italiano è tutelato dalla Soprintendenza: SABAP di Como, Lecco, Sondrio, Monza-Brianza, Pavia e Varese.
Non è la prima volta che nel nord dell’Italia viene fatta un’importante scoperta paleontologica: sulle Alpi Piemontesi sono state trovate le orme fossili di un maxi rettile di notevoli dimensioni risalenti circa 250 milioni di anni fa.
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