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Frodi e conti correnti svuotati: scatta l'allarme in 5 regioni

Scatta l'allarme in Italia per le frodi e per i conti correnti svuotati: in aumento le truffe di tipo finanziario. Quali sono le regioni più colpite

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

In Italia si sono verificate diverse truffe creditizie che minacciano i clienti e le banche: solo in Puglia, nell’ultimo anno, i casi di frodi basate sul furto d’identità hanno superato quota 13.000.

Frodi finanziare in Italia: scatta l’allarme

I dati relativi alle frodi sono stati forniti dal Rapporto dell’Osservatorio Crif, la Centrale rischi intermediazione creditizia che rappresenta il principale sistema di informazioni creditizie nel nostro Paese.

Dal Rapporto è emerso un sostanziale aumento dell’importo medio delle truffe, insieme a una variazione delle strategie criminali, in questo momento più concentrate sui prestiti finalizzati e personali.

Stando ai dati del Crif, nel 2023 le frodi creditizie in Italia hanno sfondato il muro dei 150 milioni di euro, con una massiccia impennata di truffe con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 euro, aumentate del 46,7%.

In crescita anche le frodi di importi superiori ai 20.000 euro, salite del 28,6%. A giudicare dalle cifre, i frodatori hanno alzato il tiro e si concentrano sempre più su colpi di maggiore entità, potendo contare su sofisticate tecniche di attacco e approfittando anche di una crescente complessità del panorama finanziario.

Le regioni più colpite dalle truffe

L’Osservatorio Crif ha permesso anche di conoscere quali sono state le regioni italiane più colpite dalle frodi finanziarie nel corso del 2023: al primo posto troviamo la Lombardia con il 13,8% delle truffe totali avvenute nel nostro Paese.

Seconda posizione per la Sicilia con il 13,1% delle frodi su base nazionale; seguono la Campania al terzo posto (12,7%) e il Lazio al quarto (9,3%). Alla posizione numero cinque troviamo invece la Puglia con l’8,9% delle frodi totali avvenute in Italia.

La categoria più esposta alle frodi è quella dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, con una quota del 45,3% sul totale dei casi rilevati durante tutto il 2023. In aumento anche le frodi relative ai prestiti personali, tipologia di finanziamento che supera i 13.500 di media sul fronte delle truffe.

In generale il momento è particolare e non bisogna mai abbassare la guardia: sono in crescita le frodi relative ai pagamenti online e anche lo skimming, truffa che consiste nel prelevare denaro dal bancomat dopo aver catturato i dati mediante l’alterazione dell’Atm.

Le tecniche usate dai truffatori

Della situazione ha parlato così Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif che si è concentrato sulle tecniche utilizzate dai truffatori, parlando anche di come le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale possano rappresentare un’arma potente per difendersi dai malintenzionati.

“Le evidenze del fenomeno delle frodi rivelano purtroppo come i criminali siano sempre più esperti – le parole di Simone Capecchi riportate dal ‘Corriere della Sera’ – aiutati anche dalle nuove tecnologie che, da un lato, abilitano attacchi sempre più sofisticati e difficili da identificare a danni di persone e aziende e, dall’altro, permettono di creare identità nuove ma inesistenti per perpetrare la frode creditizia.

I player finanziari devono quindi continuare a investire per potenziare i sistemi di prevenzione e controllo, facendo leva su analytics e piattaforme digitali avanzate, ad esempio sfruttando le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale per rendere i processi di onboarding e origination del credito sempre più efficienti e sicuri”.