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Padova, bancomat dà banconote da 50 euro al posto dei 20 euro

Un bancomat di Lozzo Atestino nel padovano ha distribuito, alle persone che prelevavano lì, banconote da 50 euro al posto di quelle da 20 euro

Un curioso fatto sta facendo il giro del web e riguarda quanto accaduto presso uno sportello bancomat nel padovano. Per errore, infatti, coloro che prelevavano si vedevano erogate banconote da 50 euro al posto di quelle da 20 euro.

I prelievi “maggiorati” nel padovano: cosa è successo

Lozzo Atestino è un comune veneto che sorge nella provincia di Padova all’interno del parco regionale dei Colli Euganei, non troppo lontano dal confine con la provincia di Vicenza. La cittadina in questi giorni è diventata famosa per una clamorosa vicenda accaduta presso un Istituto di Credito del paese. Nonostante alcune attività in Italia non accettano più contanti ma solo pagamenti elettronici c’è comunque sempre gente che preleva perché utilizza i contanti.
A Lozzo Atestino sembra che un bancomat abbia erogato nella mattinata di lunedì più soldi di quelli richiesti dando ai clienti banconote da 50 euro al posto di quelle da 20 euro.

Stando a quanto raccontato dal Gazzettino lunedì mattina i dipendenti di Bancadria Colli Euganei hanno approvvigionato il bancomat della filiale prima dell’apertura al pubblico degli uffici. Sembra che per errore, però, le banconote da 20 euro siano state inserite nel cassetto dei 50 euro, mentre quelle da 50 nel cassetto dei venti. Durante la mattina, quindi, diverse persone si sono recate allo sportello per prelevare e in molti casi hanno ricevuto una somma superiore al dovuto. Ad esempio, i clienti che volevano prelevare 60 euro, invece di ricevere tre pezzi da 20, hanno ricevuto tre banconote da 50 per un totale di 150 euro, ovvero più del doppio rispetto a quanto richiesto.
Sono state in tutto nove le persone che hanno ricevuto più denaro del dovuto. Una, invece, si è vista servire un importo inferiore. La persona, infatti, voleva prelevare 100 euro ma ne ha ricevuti solo 40. In quel caso, infatti, sono stati erogati due pezzi da 20 euro invece di due da 50 euro. È stato proprio quest’ultimo uomo che ricevendo dallo sportello un importo inferiore è entrato in banca per chiedere delucidazioni. In seguito a questa segnalazione il personale della banca ha svolto delle verifiche e si è reso conto dell’errore commesso.

Le indagini per la riconsegna del denaro

Dopo essersi accorti del fatto, gli impiegati della banca hanno prima di tutto ripristinato l’Atm al normale funzionamento e poi hanno cominciato a ricostruire i prelievi avvenuti in mattinata. Dalle indagini eseguite si sono resi conti che i prelievi di contanti nelle ore precedenti erano stati dieci: nove avevano ricevuto una cifra maggiorata, uno solo un importo inferiore. Il totale dei soldi erogati non dovuto si aggirava attorno ai 600-700 euro.
Il personale ha quindi ricostruito le operazioni avvenute ed è riuscito a risalire ai clienti correntisti che avevano prelevato. Una volta scoperti i nomi hanno chiamato a uno a uno i “fortunati” clienti chiedendo la restituzione del denaro non dovuto. Alternativa alla mancata restituzione l’addebito nel conto corrente. Un solo prelievo è avvenuto da un esterno, ovvero una persona che non ha lì il conto corrente. Il cliente, già rintracciato, ha già rassicurato che restituirà i soldi a breve.
La direzione della banca ha fatto sapere che questa tipologia di errore è chiamata inversione di codici e che è stato uno sbaglio non dovuto. Nell’ultimo periodo hanno chiuso gli uffici di una banca concorrente, per questo Bancadria è l’unico istituto di credito e l’unico bancomat rimasto in paese. Le parole della direzione dell’istituto sono state riportate dal Gazzettino Nordest: «Teniamo a precisare che non si è trattato di un atto volontario o doloso. Da quando presidiamo l’intero territorio di Lozzo, dobbiamo soddisfare anche le richieste dei clienti di altre banche e questo ci porta un po’ di pressione in più».