Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Dune di Piscinas invase da un fiume rosso: cosa è successo

Le dune di Piscinas, sulla costa occidentale della Sardegna, sono state invase da un fiume rosso: è scattato l'allarme da parte degli ambientalisti

Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Fiume rosso dune Piscinas

Un fiume rosso ha invaso le dune della spiaggia di Piscinas, in Sardegna: è l’effetto dei fanghi provenienti dalle gallerie minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente.

A testimonianza di quanto accaduto sulla costa occidentale dell’isola c’è un video girato da parte di un residente che ha fatto subito il giro dei social, mostrando la sabbia intrisa di rosso.

Le dune di Piscinas sono state invase da un fiume rosso

Le dune di Piscinas, dove nel 2023 Marco Mengoni ha girato il videoclip di “Due Vite”, la canzone che lo ha portato alla vittoria del Festival di Sanremo, sono state invase da un fiume in piena di acqua rossa, carico di metalli pesanti, nocivi e anche velenosi.

L’accaduto è stato accolto con grande disappunto da parte degli ambientalisti e il WWF, in una nota, ha manifestato tutte le proprie preoccupazioni, lanciando l’allarme al riguardo:

“Non è una sorpresa il fiume rosso degli scarti delle miniere nel mare di Arbus – si legge nella nota del WWF riportata da ‘Ansa’ – piuttosto è sorprendente che un problema del genere diventi degno di attenzione solo quando l’impatto è non solo evidente, ma denuncia tutta la sua gravità”.

Nella nota il World Wide Fund for Nature ha chiesto spiegazioni su quanto successo in Sardegna, sollevando diversi interrogativi: “Cosa si è fatto e si sta facendo per risolvere una situazione che è molto più seria di quanto già il colore delle acque del rio che sfocia in mare preannuncia? Perché non si è ancora bonificato il materiale presente nel sistema di miniere e cave, perché non si è fatta un’azione di prevenzione, perché nessuno ha vigilato? Al di là dello sconcerto e della preoccupazione, riteniamo che sia il tempo di agire”.

A condividere le preoccupazioni del WWF è anche il sindaco di Arbus, Paolo Salis: “Triste destino, ogni anno la stagione turistica viene macchiata da fatti che fanno male al nostro territorio – ha dichiarato il primo cittadino a ‘L’Unione Sarda’ – Sorvoliamo sulle riprese video di una piaga storica del territorio, ovvero l’inquinamento della spiaggia dai minerali delle vecchie miniere, vergognoso farlo girare sui social, una pubblicità negativa che scoraggia i turisti”.

Allarme rientrato ma continua il monitoraggio

L’allarme inquinamento delle dune di Piscinas, uno dei deserti italiani, è poi rientrato progressivamente nelle ore successive. La Capitaneria di Porto di Oristano ha eseguito un sopralluogo sulla spiaggia che fa parte del Comune di Arbus.

Il sopralluogo è servito per verificare la presenza di fenomeni di inquinamento marino causati dalla vicinanza del rio Irvi e dai depositi di residui di lavorazioni minerarie misti a terreno. L’attività si è svolta mediante un pattugliamento a terra portato avanti dal personale dipendente.

Le perlustrazioni in Sardegna sono avvenute anche via mare attraverso una motovedetta: al termine del sopralluogo, la Guardia Costiera ha fatto sapere di non aver rilevato fenomeni visivi di inquinamento marino nella zona interessata.

Tutte le attività di monitoraggio dell’area continueranno anche nei prossimi giorni e saranno dirette da parte della Direzione Marittima di Cagliari. In calendario c’è anche un’attività congiunta con l’Arpas che prevede dei campionamenti delle acque antistanti alla spiaggia sarda.