Le Fettuccine Alfredo pronte ad arrivare negli Stati Uniti
Il famoso piatto romano, tanto amato all'estero e con una giornata dedicata, nel corso del 2020 arriverà negli Stati Uniti
Semplice, gustose e tanto amate: sono le Fettuccine Alfredo, un primo piatto romano che spopola tra gli americani. Ma non solo, perché presto arriverà nella Grande Mela. Pare che la data di “esportazione” sia da segnare in agenda nel corso del 2020. L’annuncio è arrivato il giorno del 4 luglio 2019, che negli Stati Uniti significa Festa dell’Indipendenza, e a dare la lieta notizia è stato Mario Mozzetti il titolare di “Alfredo alla Scrofa” che, insieme a “Il Vero Alfredo”, è uno dei due unici locali di Roma che propongono in menu il famoso piatto.
La ricetta è molto semplice: pasta all’uovo molto sottile, burro e parmigiano, per un risultato finale unico e amato, tanto da fargli dedicare una giornata: ogni 7 febbraio, infatti, si festeggia il National Fettuccine Alfredo Day. Il primo piatto pare sia nato nel 1914, anche se la data ufficiosa potrebbe essere il 1908.
Sembra che la prima volta siano state preparate allora da Alfredo di Leilo, cuoco e titolare di Alfredo di via della Scrofa a Roma, per aiutare la moglie nella ripresa dopo una gravidanza difficile. Un amalgama talmente apprezzato da essere poi di diritto inserito nel menu del locale.
Da lì la strada per il successo è stata breve, grazie anche al contributo delle star di Hollywood e di magnati dell’industria che ne hanno decantato le lodi. Infatti nel locale hanno mangiato personaggi di spicco come Rockfeller, Frank Sinatra, Audrey Hepburn, solo per citare qualche nome.
Il segreto di tanto successo? Cottura veloce e una perfetta mantecatura, che rendono questo piatto veloce ma al tempo stesso unico.
Ed è certo che questo primo piatto romano sia molto amato all’estero e in particolare negli Stati Uniti, mentre in Italia non è così tanto conosciuto e si può gustare solamente nei due ristoranti della Capitale.
Per adesso, perché le Fettuccine Alfredo sono pronte a sbarcare a New York con un progetto ancora tenuto nel più stretto riserbo. Un’avventura che potrà essere un successo, partito dagli anni Venti e il cui merito va ai divi Douglas Fairbanks e Mary Pickford che, dopo aver gustato il piatto, donarono anche una coppia di posate d’oro con la loro dedica.
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