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Roma: fino al 14 febbraio si celebrano i 110 anni delle Fettuccine all'Alfredo

Osannate in America, meno conosciute in Italia, le fettuccine di Alfredo da 110 anni ammaliano i palati d'oltreoceano

Roma: fino al 14 febbraio si celebrano i 100 delle Fettuccine all'Alfredo

Apprezzatissime, ricche di gusto e dal sapore inconfondibile. In America sono considerate sinonimo di italianità e celebrate persino con un “celebration day”, una giornata dedicata al piatto di pasta che parla italiano. Qui da noi le “Fettuccine Alfredo” invece sono meno conosciute, eppure il concentrato di sapori, nato 110 anni fa in via della Scrofa, a Roma, custodisce una storia entusiasmante tutta da ascoltare, magari mentre si gusta il piatto semplice ma ricco di gusto considerato simbolo del BelPaese nei migliori ristoranti d’oltreoceano.

Correva l’anno 1908 quando la consorte di Alfredo Di Lelio, gestore di un locale incastonato nel cuore pulsante della capitale, nonché cuoco di piatti molto apprezzati dai romani e dai viaggiatori in transito, ha difficoltà a mangiare e soffre di inappetenza. Con amore e dedizione Alfredo tenta di rifocillare la moglie preparando un piatto ricco e sostanzioso, carico d’amore e premura: di base la pasta fresca, condita poi con burro e una spolverata di parmigiano. Il piatto piace subito alla dolce metà di Alfredo, ne mangia in quantità ogni giorno. Si rimette in forma e chiede al marito di inserire la sua invenzione nel menù del ristorante, in modo che anche i clienti possano giovare della nuova amalgama di ingredienti, composta da elementi semplici, ma dosata con grande attenzione e professionalità, che donano al piatto un gusto senza eguali.

Pochi anni dopo il piatto diventa internazionale e sbarca in America grazie all’intercessione di Douglas Fairbanks e Mary Pickford, star del cinema americano degli anni ‘20 che, in viaggio a Roma, assaggiano la prelibatezza di Alfredo, se ne innamorano e memorizzano la ricetta per portare negli Stati Uniti il capolavoro composto da pasta fresca, una ricca porzione di burro e una sontuosa spolverata di formaggio parmigiano. In America il piatto inizia a spopolare e i due attori inviano ad Alfredo una foto che li ritrae nel locale con tanto di dedica. Assieme all’immagine anche due posate d’oro con la scritta: “To Alfredo the King of the noodles”.  Da allora il ristorante diventa meta di vip internazionali, tutti pronti a lasciarsi avvolgere da un piatto divenuto mito.

E per gli ospiti davvero importanti il privilegio di poter assaporare le famose fettuccine è concesso con l’utilizzo delle preziose posate che negli anni sono state impugnate da politici, attori, atleti e tante altre star del jet set internazionale

 

Roma: fino al 14 febbraio si celebrano i 100 delle Fettuccine all'Alfredo