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Festival della Bellezza a Verona, è bufera: doppio caso social

Lo sbilanciamento tra ospiti maschili e femminili e l'uso di un'immagine non autorizzata hanno attirato le critiche sul Festival della Bellezza di Verona

Bufera social sul Festival della Bellezza di Verona

Bufera sul Festival della Bellezza, rassegna in programma fino al 19 settembre tra il Teatro Romano e l’Arena di Verona. La polemica è stata innescata dalla locandina dell’evento, in cui sono elencati tutti gli ospiti del festival: a eccezione dell’attrice Jasmine Trinca e della pianista Gloria Campaner, tutti i restanti incontri in programma, alcuni di essi cancellati nei giorni scorsi a causa del maltempo che ha colpito la città di Verona, vedono protagonisti solo uomini. Tra questi figurano Morgan, Luca Barbareschi, Alessandro Baricco, Mogol, Vittorio Sgarbi, Gianni Morandi e Michele Serra.

Tanti i commenti polemici su ‘Twitter’, dove spopola l’hashtag #tuttimaschi. La deputata del Pd Lia Quartapelle, per esempio, ha scritto: “Apparentemente non c’è una donna che abbia titoli per parlare di bellezza e eros. Per lo meno al Festival della Bellezza a Verona”.

Questo il commento di Michela Murgia: “Io vorrei sapere perché gli intellettuali e gli artisti vanno ai festival sessisti #tuttimaschi come se nulla fosse”.

Lia Celi ha commentato così la giustificazione data dagli organizzatori del Festival: “L’organizzazione del Festival della Bellezza dice che le donne invitate non sono volute intervenire ‘in un periodo difficile e in un contesto particolare come l’Arena di Verona’”. Significa che sono più fifone? O che temevano di dover cantare l’Aida?”.

Non bastasse la polemica sullo sbilanciamento di genere nella scelta degli ospiti, il Festival della Bellezza, che si presenta come “una manifestazione culturale che propone riflessioni inedite sulla bellezza come espressione del pensiero di grandi artisti”, è finito nella bufera anche per l’immagine presente nella locandina dell’evento: l’illustratrice e artista digitale americana Maggie Taylor, su ‘Facebook’, ha infatti dichiarato di non aver autorizzato l’uso della sua immagine utilizzata per promuovere la rassegna. Inoltre ha detto: “È anche un uso controverso; un festival su eros e bellezza utilizza ‘Girl with a bee dress’, che rappresenta una ragazzina”.

Questa è stata la replica ufficiale del Festival della Bellezza sulla polemica innescata dal post di Maggie Taylor: “Siamo dispiaciuti di dover modificare l’immagine del Festival a causa di un’incomprensione sull’utilizzo di quella che ci ha accompagnati per lungo tempo, con l’autorizzazione avuta dal rappresentante italiano dell’Artista”.