Fase 2, a Milano torna il rito dell'espresso al bar
Dopo oltre due mesi di lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus i milanesi, a partire dalla mattinata di oggi, lunedì 18 maggio, hanno riscoperto il piacere di un espresso al bar, al banco prima di andare al lavoro oppure seduti al tavolino con le dovute distanze imposte per legge.
Da stamattina, infatti, anche a Milano hanno riaperto i bar con le nuove regole per evitare il contagio. Alle ore 6,30 il proprietario di un bar torrefazione nella zona del tribunale era già pronto ad accogliere i primi clienti. Gli ingressi e le uscite sono stati separati con due porte diverse, all’ingresso è stato collocato il gel igienizzante per le mani e ai dipendenti è stata misurata la febbre come prevede l’ordinanza della Regione.
Il titolare ha spiegato all”Ansa’: “Ci si dovrà abituare a queste nuove regole. Prima o poi bisognava riaprire non possiamo andare avanti così. Due mesi di stop sono tanti e i dipendenti aspettano ancora la cassa integrazione. Con il distanziamento dei tavoli abbiamo perso 12 posti dentro e 10 fuori ma andiamo avanti. L’unica cosa che chiediamo sono delle regole chiare”.
I clienti al mattino presto sono stati pochi ma qualcuno è arrivato per la prima colazione al bar dopo il lockdown. Una signora ha detto: “È un rito che mancava, un altro tassello del ritorno alla normalità che speriamo arrivi totalmente”.
Mentre in piazza Duomo, davanti alla Cattedrale, sono stati sistemati i tavolini all’aperto, in via Paleocapa, vicino alla stazione Cadorna di Milano, un cliente è uscito da un bar dopo aver consumato un cappuccino al banco, sospirando un “Finalmente” prima di andare via.
Intanto, a Milano, dopo qualche ora si è regolarizzato l’afflusso del traffico auto, che poco dopo le 7 era stato invece molto intenso. La Polizia Locale ha segnalato alcune criticità, dovute a motivi contingenti, come semafori in tilt o restringimenti della carreggiata dovuti ai lavori (come in corso Buenos Aires per la nuova ‘ciclopedonale’). Sui mezzi pubblici, alle ore 8,30, non sono state segnalate criticità, tranne alcuni minuti di chiusura dei tornelli a Sesto Marelli per il grande afflusso di passeggeri, verso le 7,30.
Il Duomo di Milano, intanto, ha riaperto le sue porte ai fedeli per la prima messa dopo il lockdown, quella delle 8 del mattino (a cui seguiranno quella delle 11, delle 13 e delle 17,30). La messa si è tenuta nella Cappella feriale che, con le misure di distanziamento, è in grado di ospitare al massimo 60 fedeli (raggiunto questo numero massimo, gli ingressi verranno bloccati). Questa mattina le persone presenti erano una trentina.
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