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Sull'Etna c'è stata una nuova esplosione: il messaggio dell'Ingv

Nuova esplosione registrata sull'Etna: il fenomeno vulcanico risale al 14 maggio 2023 e ha riguardato bocca orientale del cratere di Sud Est

Nuova esplosione sull’Etna: a registrarla è stato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania alle ore 08.39 di domenica 14 maggio 2023.

Si è trattata di una improvvisa e violenta esplosione con l’emissione di cenere dalla bocca orientale del cratere di Sud Est del vulcano siciliano. L’evento è stato ripreso in diretta dalle telecamere di sorveglianza e non è stato seguito da ulteriori esplosioni.

Nuova esplosione sull’Etna

La nube di cenere causata dall’esplosione del vulcano Etna è stata di entità modesta, non ha lasciato alcuna conseguenza e si è dispersa in maniera molto rapida in area sommitale.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilasciato il seguente comunicato dopo l’esplosione dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, datata 14 maggio 2023: “Dal punto di vista sismico non si evidenziano variazioni significative – hanno spiegato dall’INGV – così come per i parametri della rete Gps ad alta frequenza”.

Il giorno precedente all’esplosione, l’INGV aveva diffuso una nota riguardante alcuni recenti terremoti che si sono verificati nell’area di Catania in diverse giornate: gli eventi sismici registrati erano di magnitudo non elevata, ma comunque avvertiti dalla popolazione in quanto molto superficiali.

Dall’INGV fanno sapere che nel caso di una eventuale nuova eruzione dell’Etna, a fronte della presenza di venti di Scirocco nella zona etnea, il materiale vulcanico andrebbe a disperdersi lungo i paesi situati nella fascia di nord est, in direzione Linguaglossa-Taormina: a evidenziarlo è il modello previsionale di monitoraggio e sorveglianza AshMalta.

Attività sismica etnea: la parola all’esperto

Quella del 14 maggio è stata la terza esplosione importante dell’Etna nel giro di pochi giorni: a tal proposito StrettoWeb ha interpellato il ricercatore dell’Osservatorio Etneo Salvatore Giammanco che ha fatto il punto della situazione sulla recente attività del vulcano siciliano:

“Da due mesi assistiamo a un rigonfiamento lieve del vulcano legato all’arrivo di magma nuovo – ha dichiarato l’esperto dell’INGV – non si tratta di grossi volumi ma è iniziata una nuova fase di ricarica”. Riguardo l’attività sismica, Salvatore Giammanco ha parlato così: “Le scosse di terremoto che stanno avvenendo da giorni sono la conseguenza della risalita magmatica come avvenuto negli anni passati nella fase di ricarica”. Salvatore Giammanco ha inoltre precisato che la condizione attuale del vulcano “potrebbe dar luogo a una nuova probabile attività esplosiva al cratere di Sud-Est”.

Il Monte Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa e spesso protagonista di eventi che vengono sempre ripresi dalle telecamere. Nel febbraio del 2021, per esempio, il vulcano è tornato a “ruggire”, regalando uno spettacolo mozzafiato: a seguito della violante e spettacolare eruzione, la città di Catania e molti centri limitrofi si erano risvegliati coperti da uno strato di cenere lavica.

Qualche mese più tardi due guide naturalistiche hanno scoperto una grotta inesplorata dell’Etna: caratterizzata dalla presenza di ghiaccio e neve durante l’estate, è molto simile alla più famosa Grotta del Gelo. Dopo la scoperta, le due guide hanno voluto rendere omaggio alla memoria di Franco Battiato, cantante etneo scomparso proprio nel 2021: la grotta è stata così intitolata “Grotta di Gravità Permanente” come una delle canzoni più belle e famose del maestro.