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A Ercolano riapre la Casa della Gemma: nuovo tesoro negli scavi

La Casa della Gemma a Ercolano riapre al pubblico e offre un nuovo tassello nella valorizzazione degli scavi e nella tutela del patrimonio storico

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Nel cuore del Parco Archeologico di Ercolano, la Casa della Gemma torna ad accogliere i visitatori per offrire uno sguardo affascinante sulla vita di oltre duemila anni fa. L’apertura al pubblico rappresenta un importante tassello nel progetto di valorizzazione del parco, che continua ad attrarre migliaia di turisti ogni anno.

Perché la storia della Casa della Gemma a Ercolano è straordinaria

La Casa della Gemma è una delle abitazioni più imponenti di Ercolano, con una superficie di 1.800 metri quadrati sviluppata su tre livelli. In età augustea, era la seconda dimora più grande del sito e vantava collegamenti diretti con le Terme Suburbane. Gli studiosi attribuiscono la sua appartenenza a una famiglia aristocratica, probabilmente legata a Marco Nonio Balbo, figura di spicco nella città antica.

La domus, considerata uno dei tesori più raffinati del sito, deve il suo nome a una gemma ritrovata, incisa con un ritratto femminile risalente all’età di Claudio. Qui i  visitatori possono ammirare uno dei mosaici più delicati e affascinanti di Ercolano, testimonianza della maestria artigianale dell’epoca.

La disposizione degli ambienti, con il triclinio e il loggiato affacciati verso il mare, racconta una quotidianità fatta di lusso e comfort. La presenza di un tablinum sottolinea il ruolo sociale e politico del capofamiglia, che qui riceveva personalità di spicco.

Tra le peculiarità della casa spiccano gli affreschi rosso pompeiano, i mosaici di straordinaria raffinatezza e un tablinum, lo studio in cui il padrone di casa riceveva ospiti illustri. La domus è inoltre l’unica del sito a disporre di un bagno privato, un elemento di grande esclusività per l’epoca.

Una curiosità particolare riguarda la latrina, nel quartiere rustico della casa, dove un’iscrizione attribuita a un medico famoso dell’epoca, Apollinare, testimonia il suo passaggio nella dimora.

Come visitare gli scavi del Parco Archeologico di Ercolano

La casa era stata aperta al pubblico in via sperimentale nel marzo 2022 e, dopo alcune chiusure, sarà visitabile fino ad aprile 2025, con orari dalle 9.30 alle 13.30.

Il direttore del parco Francesco Sirano, come riportato su ‘Il Mattino’, spiega: “Siamo lieti di annunciare la prosecuzione dei nostri programmi di graduale riapertura ciclica delle domus, a cominciare dalla Casa della Gemma. L’apertura ciclica di questo e di altri edifici consente di ridurre l’usura provocata dalla costante pressione turistica, distribuendo così i flussi di visitatori su tutto il sito e nei diversi periodi dell’anno. In questo modo, la fruizione del parco avviene in modo responsabile e partecipato, tutelando la sua integrità per le generazioni future”.

La tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico di Ercolano sono al centro delle attività del Parco. Oltre alla recente campagna contro il vandalismo, che utilizza led educativi per sensibilizzare i visitatori sui comportamenti inappropriati del cosiddetto “bad tourist” – come lasciare rifiuti, imbrattare o rubare reperti –, il Parco promuove iniziative per avvicinare il pubblico alla storia del sito.

Tra queste, “Close-up cantieri”, che dal 16 gennaio offre l’opportunità di scoprire i restauri in aree chiuse al pubblico da decenni. L’impegno nella conservazione è affiancato da un crescente interesse turistico. Lo dimostrano i numeri registrati durante l’ingresso gratuito per “Domenica al Museo” e il giorno dell’Epifania, che hanno portato ben 3.089 visitatori agli Scavi.

Sotto la guida di Francesco Sirano, il Parco continua a sviluppare iniziative volte ad attrarre un pubblico sempre più ampio, sostenuto anche dalla collaborazione con il The Packard Humanities Institute, che contribuisce a valorizzare ulteriormente questo straordinario tesoro archeologico.

Il direttore Sirano sottolinea: “Oltre all’apertura della Casa della Gemma il nostro impegno costante nella manutenzione e nel restauro si estende su tutta la città antica. Le operazioni di conservazione, che comprendono interventi mirati, sono un lavoro che richiede precisione, cura e visione strategica. Questa riapertura è un segno della nostra dedizione nel rendere il Parco Archeologico di Ercolano non solo un luogo di grande valore storico, ma anche un esempio di come la conservazione e l’accesso responsabile possano convivere. Invito tutti i visitatori a godere di queste meraviglie con il massimo rispetto per la loro preziosa integrità”.