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Nuova scoperta a Pompei, affreschi di nature morte dagli scavi

A Pompei emergono affreschi di nature morte nella Regio IX: le immagini di cacciagione e banchetti svelano la vita conviviale dell'antica città

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

In un angolo della storica città di Pompei, un nuovo tassello del suo inestimabile patrimonio è recentemente emerso dalla polvere del tempo. Gli scavi nella Regio IX hanno riportato alla luce affreschi di straordinaria bellezza, testimonianze uniche di un passato che continua a sorprendere.

Il significato degli affreschi di nature morte nella Regio IX di Pompei

L’area di scavo della Regio IX, situata all’interno di una residenza appartenuta a una famiglia benestante, ha svelato decorazioni parietali di ineguagliabile valore artistico. Gli affreschi, che ornano un ‘oecus’ – un ambiente di rappresentanza – sono un esempio di realizzazione di valore, “sicuramente a una famiglia molto benestante e ricca”, come ha spiegato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei.

Questi ritrovamenti, che comprendono scene di nature morte, gettano una luce nuova sulla vita quotidiana e le tradizioni conviviali dell’antica città, tragicamente distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Come riportato sul ‘Corriere della Sera’, il direttore ha sottolineato che si tratta di “pitture del cosiddetto secondo stile. Quindi siamo nel I secolo a.C., più di un secolo prima della distruzione della città. Questo tipo di pittura, che è all’inizio della grande pittura parietale romana, viene dal teatro e dunque ha la funzione di creare una messa in scena, un’illusione”.

Tra le immagini più emblematiche spiccano scene di cacciagione e pesca: cinghiali, anatre, pernici, calamari e pesci sono raffigurati con cura e maestria, insieme a ceste di giunco ricolme di molluschi. Questi soggetti, dipinti su sfondi di un intenso rosso pompeiano, celebrano l’abbondanza e il gusto per il lusso che caratterizzava la vita delle famiglie aristocratiche dell’epoca.

Zuchtriegel ha evidenziato: “C’è una colonna reale e, sulla parete, una colonna dipinta, e tra le colonne un magnifico fregio di cacciagione, di frutti di mare, di pesca, che doveva adornare lo spazio dove si celebravano dei banchetti veri”. Gli affreschi, infatti, rappresentano una testimonianza tangibile delle tradizioni sociali e culturali dell’antica Pompei, un mondo in cui i banchetti costituivano un momento di grande importanza.

Natale al Parco Archeologico di Pompei

Le recenti scoperte, unite agli interventi di restauro, confermano ancora una volta il fascino eterno di un luogo che continua a raccontare storie di un passato lontano ma incredibilmente vivo.

Parallelamente a questi straordinari ritrovamenti, infatti, il Parco archeologico di Pompei ha annunciato un ampliamento delle aree visitabili, rendendo accessibili nuovi vicoli e domus grazie a interventi di manutenzione e messa in sicurezza.

Tra le novità, i visitatori possono ora esplorare il vicolo del Panettiere, il vicolo degli Scheletri e altre suggestive vie della città antica, alcune delle quali dotate di passerelle per osservare gli scavi in corso.

Tra le riaperture più attese figura quella del Thermopolium della Regio V, un’antica tavola calda decorata con affreschi di rara bellezza. Il bancone, ornato da scene di nereidi su ippocampi e animali probabilmente destinati al consumo, offre uno spaccato vivace della vita quotidiana pompeiana.

Per il periodo natalizio, inoltre, è possibile visitare gratuitamente la sezione femminile delle terme del Foro, un’iniziativa volta a valorizzare ulteriormente il sito e a promuovere l’accesso al suo straordinario patrimonio.