Dove organizzare una cena romantica a Milano
A Milano, i migliori ristoranti per una cena romantica. Tra tradizione e creatività
Antica Osteria di Ronchettino
In via Lelio Basso 9, l’Antica Osteria di Ronchettino è uno dei posti più romantici in cui – a Milano – si può organizzare una cena per la propria dolce metà. Ricavato da una cascina del 1600, ha menù scritti a mano sui quaderni delle scuole elementari. Con le sue lucine gialle, e il suo giardino che – durante la bella stagione – si trasforma in un romanticissimo dehors, offre piatti tipici della tradizione culinaria lombarda: il risotto alla milanese con l’ossobuco, i modeghilli (polpette) al sugo, i rustin negàa col purè di patate, il riso al salto, l’orecchia d’elefante. Un esperto sommelier consiglia il vino perfetto in base ai piatti scelti e, per concludere in bellezza la cena, è possibile scegliere tra le torte e i dessert al cucchiaio tutti di produzione artigianale.
Rubacuori
All’interno del Chateau Monfort di corso Concordia 1, il ristorante Rubacuori è un vero e proprio inno all’amore. Con le sue atmosfere romantiche, con le sedie a forma di cuore, con la possibilità di organizzare una cena a due su di un lungo tavolo, alla maniera antica, circondati dall’oro e dal damasco e dai petali di rose rosse. Piccoli conigli sono disseminati tra le sue stanze, a citare la magia di Alice nel Paese delle Meraviglie. La cucina è quella tipica della laguna veneta, ma rivisitata. Perché il suo Chef, Andrea Asoli, ha respirato ed elaborato la filosofia del Venissa, ristorante con 1 stella Michelin sull’isola di Mazzorbo, a Venezia. E così, qui si possono assaggiare piatti come “Le geometrie di mare” (tubettini di grano duro con vongole, cannolicchi, cozze e asparagi di mare) o come “L’agnello e i cavoli” (agnello in crosta di aneto, con cavolo cappuccio bianco e viola e batonette di patata). E poi i dolci, dal babà al rhum fatto in casa fino alla classica torta di mele.
Shambala
È una locanda asiatica con grandi alberi, Shambala. Lo riporta anche il suo sito. E, in effetti, se se si pensa ad un ristorante romantico lo si immagina proprio così: in una vecchia cascina lombarda, fin dal 1998 questo ristorante offre un’esperienza magica. Le luci soffuse, il giardino d’alberi e di bambù, le tre stanze ciascuna con le sue sedute: è una piccola oasi felice, al civico 337 di via Ripamonti. Del resto, “Shambala” – in tibetano – significa proprio “fonte della felicità”. I lama sono convinti della sua esistenza: si troverebbe in un punto imprecisato dell’Asia Centrale, e nasconderebbe un regno che è una sorta di realtà parallela. Leggenda o verità, a Milano Shambala significa cucina thailandese e vietnamita di altissimo livello, ricca di proposte vegetariane. Tra le specialità, il “Krung kratiem” (gamberi saltati in salsa d’ostrica con coste, asparagi, broccoli, funghi shiitake, e spolverati con aglio tostato e coriandolo) e il tipicissimo “Pad Thai”, noodles di riso saltati con pesce o pollo e spolverati con arachidi, coriandolo ed erba cipollina.
The Small
In via Niccolò Paganini 3, The Small – bistrot & lifestyle è il ristorante perfetto se si vuole organizzare una cena che sia romantica, ma non scontata. Perché tutto, in questo locale piccolo ricercato, è all’insegna della creatività: ogni angolo nasconde una sorpresa, con gli arredi vintage che si alternano alle opere d’arte, con i colori che non si risparmiano e con le esposizioni temporanee. Il menù, lui pure, è creativo, seppure strizzi l’occhio alla tradizione: ci sono le tartare di carne e di pesce, c’è la Burrata di Corato, ci sono vellutate vegetariane e ci sono i piatti principali, dalle orecchiette alla carbonara (una rivisitazione della carbonara con crema di asparagi, uovo e pepe) al controfiletto di manzo con salsa alle nocciole. Piatti realizzati con ingredienti genuini, e presentati come fossero delle piccole opere d’arte.
Contraste
Se, per una sera, volete stupire per davvero la vostra dolce metà, c’è un ristorante che – a Milano – si presta alla perfezione: è Contraste, un luogo nato per provocare e per divertire. Un luogo che ha una missione: regalare all’ospite la sensazione di aver vissuto un’esperienza unica. A raccontare la visione della cucina secondo i suoi cuochi (che ci tengono a non definirsi chef), sono i loro piatti. Veri e proprio giochi di forme e di materie, che a vederli sembrerebbero dipinti: il piedino di un bimbo (che è in realtà un cotechino con lenticchie e nocciole), i proiettili col loro sangue, i soldi di gelatina. Tutto è gioco, qui. Ed è delizia. Al civico 2 di via Meda, Contraste è uno spazio bianco fatto di tavoli bianchi, a cui si accede da una porta di ferro dopo aver suonato un vecchio campanello. Circondati dal silenzio di un’antica villa, si vivrà un’esperienza coinvolgente. E probabilmente irripetibile.
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