Dormire in vacanza all'interno di una botte, nelle strade del vino d'Italia si può
In Veneto, in Alto Adige ma anche nelle Marche, nei B&B immersi tra vigneti e cantine si dorme in stanze a forma di barile
Dormire in una botte. È questa l’ultima tendenza richiesta dai turisti che affollano le rinomate strade del vino d’Italia. Oltre alle passeggiate tra i vigneti, le visite alle cantine dove lasciarsi ammaliare dal nettare di Bacco e le degustazioni dei prodotti dell’ultima vendemmia, gli amanti del buon vino ricercano esperienze davvero totalizzanti. E cosa c’è di meglio che pernottare in una stanza che richiama forme, colori e profumi delle antiche botti di legno per sentirsi, per qualche notte, coccolati dai contenitori dove liquidi pregiati come vino, birra e liquori vengono conservati, maturano e e invecchiano lentamente per contribuire a creare il prezioso nettare protagonista di eccellenti tavolate?
Di certo non una novità assoluta, la singolare e incantevole proposta ricettiva dal retrogusto di vino è già stata elargita all’estero, in Germania e Olanda, ma è in Veneto che per la prima volta – come chiarisce l’Assessore regionale al turismo – si stabiliscono i requisiti di classificazione delle botti intese come nuova tipologia di struttura ricettiva in ambiente naturale.
L’obiettivo? Individuare soluzioni di soggiorno che consentano di esaltare le caratteristiche del territorio, delle sue tradizioni, della vita e del lavoro di chi lo abita. Le botti proposte come alloggi originali e inconsueti, rappresentano così un investimento e un incentivo a conoscere e a esplorare soprattutto aree di grande pregio paesaggistico, ambientale e produttivo come quelle vocate all’enologia.
Soprattutto le colline del Prosecco, candidate a diventare patrimonio Unesco, ma anche i sentieri della Valpolicella e le vie del Soave. Tra i dolci declivi del Prosecco dove si produce il vino bianco Doc, orgoglio di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, c’è l’Agriturismo B&B La Vigna di Sarah, a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, che in un ambiente da sogno, incastonato tra rigogliosi filari di vigneti, oltre a cibo genuino e immersione nel relax più avvolgente, offre anche incantevoli soggiorni nelle Lunotte, le tipiche botti in legno di larice realizzate per accogliere gli ospiti in ogni forma di comodità.
Non è da meno l’Alto Adige, altra porzione di Regione particolarmente nota per la bontà dei propri prodotti enologici. Legno pregiato, atmosfere romantiche e uniche sensazioni di intimità. Presso il Camping Antholz, situato a Rausun Anterselva, comune della provincia autonoma di Bolzano, le botti sono state riconvertite in bellissimi rifugi che possono essere utilizzate sia d’inverno che in piena estate. All’interno delle nicchiette cilindriche c’è corrente elettrica e riscaldamento e un ingresso che si trasforma in zona living, proprio come un tipico rifugio di montagna, ma con il valore aggiunto di soggiornare all’interno di una botte.
Ma la splendida idea ha travalicato anche i confini del Nord-Est per giungere fino alle Marche dove presso il Rifugio dei Marsi, a Roccafluvione, in provincia di Ascoli Piceno, la proposta turistica guarda al passato e alle tradizioni, strizzando l’occhio a un romanticismo ricercato. Il Bed & Breakfast affacciato sui Monti Sibillini è il frutto della ristrutturazione di un vecchio casale rimodulato secondi i dettami un’estetica che è un vero e proprio elogio al mondo di Bacco. Si dorme in casupole di legno dalle forme cilindriche per un soggiorno davvero indimenticabile.
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