Dante aveva la barba? La scoperta rivoluzionaria
Nell'ufficio della sindaca di Orvieto spunta un quadro che raffigura Dante Alighieri con la barba: una scoperta straordinaria sul sommo poeta
Un quadro misterioso, rimasto inosservato per anni, all’improvviso racconta un inedito particolare di Dante Alighieri: il sommo poeta, al contrario di come è stato sempre ritratto dall’iconografia ufficiale, aveva la barba.
L’opera in questione si trova nell’ufficio della sindaca di Orvieto, Roberta Tardani: il dipinto torna alla ribalta proprio nell’anno in cui si celebra l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e a ridosso della giornata dedicata al sommo poeta, il Dantedì.
A Orvieto una scoperta storica su Dante Alighieri
Il dipinto che mostra Dante con la barba sarebbe databile tra il 1500 e il 1600. L’autore è ignoto ma secondo la prima valutazione fatta da alcuni storici dell’arte, è probabile che si sia ispirato al pittore fiorentino Cristofano di Papi dell’Altissimo. La scoperta del quadro avviene a pochi giorni di distanza dal ritrovamento di un antichissimo frammento della Divina Commedia nella biblioteca storica del Collegio Ghislieri di Pavia.
La cosa certa è che il soggetto del misterioso quadro prende spunto dalla dettagliata descrizione fatta da Giovanni Boccaccio di Dante Alighieri nel ‘Trattatello in laude di Dente‘, scritto tra il 1351 e il 1355. Il Boccaccio, nel descrivere il sommo poeta autore della Divina Commedia, scrisse così: “Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso”.
Parole che prendono vita nel quadro appeso nell’ufficio di Roberta Tardani che guida l’amministrazione comunale di Orvieto. Il dipinto mostra un Dante barbuto, pensieroso e malinconico che fissa l’orizzonte davanti a lui.
L’enigmatico dipinto solleva una questione importante legata alle sembianze di Dante: per quale motivo il sommo poeta non era mai stato raffigurato con la barba? Sono tante le ipotesi formulate: la più accreditata parla di una questione di natura simbolica. Al tempo, la barba era una prerogativa dei rivoluzionari e per quello che Dante rappresentava agli occhi dell’opinione pubblica, il poeta fiorentino non poteva essere considerato tale.
Il quadro sarà sottoposto a una valutazione attenta da parte di esperti d’arte e storici. La sindaca di Orvieto Roberta Tardani ha intenzione di condividerlo con gli orvietani e con i turisti che ogni anno raggiungono la città umbra per visitarla: il quadro sarà al centro di una mostra che verrà organizzata dopo l’estate.
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