Coronavirus, stop all'apertura della stagione balneare in Sicilia
L'avvio è stato rinviato, mentre per il 2020 è stato annunciato l'esonero dal pagamento dei canoni delle concessioni demaniali
In Sicilia, la stagione balneare non partirà. Almeno per ora. L’avvio, previsto per legge il primo maggio, è stato sospeso a data da destinarsi. Stessa sorte anche per tutti i lavori di campionatura delle acque.
La decisione rientra tra le iniziative adottate dall’assessorato alla Salute al fine di contenere e contrastare il diffondersi del contagio da Coronavirus.
Per venire incontro al comparto turistico-balneare, che sta registrando molte criticità a causa della crisi determinata dall’emergenza sanitaria globale, la Regione Siciliana ha annunciato aiuti concreti.
Stando a quanto prevede una delle norme inserite nella nuova finanziaria d’emergenza su cui sta lavorando la Giunta, in Sicilia, per l’anno 2020, i gestori delle strutture balneari saranno esonerati dal pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime.
“Non sappiamo ancora se la stagione risulterà completamente compromessa ma, in ogni caso, l’esonero dal pagamento dei canoni demaniali potrà contribuire ad agevolare la ripresa economica delle attività turistico-balneari. Un settore che, al pari di tantissimi altri, inevitabilmente subirà un forte contraccolpo da ciò che stiamo vivendo”, ha spiegato in una nota l’assessore al Territorio, Toto Cordaro. “Nessuno, comunque, sarà abbandonato – ha precisato Cordaro – e, se necessario, studieremo nuove e più importanti misure di sostegno”.
Una misura simile è stata adottata anche dal Comune di Bari, che ha approvato una delibera per autorizzare gli uffici competenti a rilasciare l’estensione delle concessioni demaniali marittime fino al 2033.
Difficile riuscire a immaginare cosa ne sarà della stagione turistica al termine della quarantena forzata per la pandemia da Covid-19. Quel che è certo, è che non sarà un’estate come le altre.
Intanto, stando alla previsione del Dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche dell’Università di Palermo, potrebbe essere proprio la Sicilia la prima regione del Sud e d’Italia a uscire dall’epidemia.
In base alle stime dei ricercatori, che hanno messo a punto un particolare modello statistico, entro il 15 aprile si potrebbe avere in Sicilia una media di nuovi contagi trascurabile, pari a 10 casi in più al giorno. La previsione, frutto di uno studio che ha ha preso in esame l’epidemia dalla fine di febbraio e valutato l’impatto delle misure di contenimento e distanziamento sociali, ha valore solo se si continueranno a rispettare le restrizioni.
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