Coronavirus, lo sguardo di San Gennaro sull'ospedale Cotugno
Il busto in bronzo di San Gennaro è stato posizionato nel piazzale del Cotugno di Napoli, ospedale modello per quanto riguarda la lotta al Coronavirus
Se il Coronavirus rischia di fermare, per la prima volta nella storia, la tradizionale processione delle reliquie di San Gennaro in programma sabato 2 maggio, medici e pazienti dell’ospedale Cotugno di Napoli hanno già potuto assistere a un piccolo “miracolo”. Lo sguardo del santo patrono di Napoli si poserà su di loro fino alla fine dell’emergenza.
La grande opera d’arte “Gli occhi di San Gennaro”, realizzata dallo scultore e pittore Lello Esposito, è stata posizionata nel piazzale del nosocomio specializzato in malattie infettive con lo sguardo rivolto verso l’ospedale.
La scultura è un suggestivo e colossale busto in bronzo con base in acciaio corten, alto 4 metri e mezzo e pesante più di 2 tonnellate, che l’artista napoletano ha deciso di trasferire dal suo studio in Piazza San Domenico Maggiore al piazzale dell’ospedale Cotugno.
Un gesto di solidarietà e di incoraggiamento che Lello Esposito ha voluto dedicare a pazienti, medici e infermieri del centro di riferimento infettivologico per il Sud Italia per supportare la loro battaglia contro il Coronavirus.
L’artista ha ricordato che proprio in questo ospedale aveva lavorato sua madre ai tempi del colera, sottolineando che da sempre il Cotugno si è distinto come struttura di eccellenza.
L’arrivo del busto di San Gennaro è stato accolto con un lungo applauso dai medici, dal personale sanitario e dal direttore generale dell’azienda dei Colli, Maurizio Di Mauro. La statua del santo è stata benedetta da padre Antonio Vellutino, cappellano del Cotugno.
Considerato uno degli artisti più rappresentativi del panorama artistico contemporaneo e internazionale, Lello Esposito è noto per le sue opere scaturite dalla passione per Napoli, per gli archetipi e l’immaginario culturale della città. Famose le sue rielaborazioni artistiche dei simboli della cultura partenopea come Pulcinella, la Maschera, l’Uovo, il Teschio, il Vulcano, il Corno e l’immancabile San Gennaro.
Ora, gli occhi del santo eletto a patrono della città, dopo averla salvata da pestilenze ed eruzioni del Vesuvio, resteranno rivolti verso l’ospedale in segno di protezione fino a quando non sarà dimesso l’ultimo paziente.
Nei giorni scorsi, il Cotugno di Napoli è stato elogiato dall’emittente inglese Sky News come ospedale modello nella cura dei pazienti affetti da Covid-19: finora, infatti, non è stato contagiato neanche un medico o infermiere della struttura.
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