Coronavirus, l'effetto sugli hotel di Milano
Calo drastico delle prenotazioni nelle strutture alberghiere del capoluogo lombardo
AGGIORNAMENTO 9 MARZO 2020 – Il decreto del governo presentato il 9 marzo, contenente le misure da adottare in tutta Italia per arginare la diffusione del coronavirus, ha disposto il divieto di spostamento dal proprio comune di residenza, ad eccezione di quelli “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità”, “ovvero spostamenti per motivi di salute”. Questo divieto ha nuove conseguenze anche per gli alberghi.
3 MARZO 2020 – Non si fermano i disagi legati al Coronavirus in Lombardia e nelle regioni del Nord Italia, con ripercussioni su ogni tipo di attività.
Un settore tra i più colpiti è sicuramente quello alberghiero, con le strutture milanesi che sono chiamate a affrontare l’emergenza dovuta a un drastico calo delle prenotazioni. Da quando il virus è iniziato a circolare e la Regione ha disposto le normative di sicurezza per arginare il contagio, le prenotazioni degli alberghi di Milano sono letteralmente crollate a picco.
La situazione è molto complicata per tutti gli hotel milanesi che devono lottare contro le difficoltà causate dall’emergenza del Coronavirus. Le ricadute sull’intero sistema al momento sono devastanti e rischiano di diventarlo ancora di più con il progressivo passare dei giorni. I titolari delle strutture, in questi giorni, si domandano in che modo poter andare avanti in una situazione che sta diventando praticamente insostenibile e porta all’azzeramento dei ricavi a fronte di costi fissi da onorare.
Il crollo delle prenotazioni negli alberghi, a partire dal 23 febbraio, è stato del 90% circa. Nel corso dell’ultima settimana ci sono alberghi che hanno avuto solo il 10% delle stanze occupate. Per cercare di contrastare questi disagi, molte strutture alberghiere si sono viste costrette a mandare in ferie gran parte del personale, anche l’80%, trovandosi a portare avanti e mantenere i servizi attivi con il restante 20%.
Completamente ferma e chiusa la parte congressuale di diversi hotel del capoluogo lombardo, che si sono visti costretti a chiudere, inoltre, anche le spa all’interno delle loro strutture. I disagi sono molteplici e tanti alberghi di Milano, per fronteggiare questa situazione, hanno già intrapreso la strada della chiusura temporanea delle attività.
Per altri hotel, invece, soprattutto quelli più grandi, la strada della momentanea chiusura non è praticabile, per via della presenza di costi fissi che non possono essere ignorati. Le perdite sono veramente alte e per alcune strutture arrivano fino a 20 mila euro al giorno.
Tutto il settore alberghiero è in affanno, con prenotazioni in picchiata ormai da più di una settimana. I titolari stanno facendo di tutto per fronteggiare questa emergenza, in attesa di capire se il diffondersi del virus conoscerà una tregua nelle prossime settimane.
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