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Caso concerti al Circo Massimo: la polemica di Vasco Rossi

Il mito del rock italiano Vasco Rossi prende posizione nella polemica sulla possibilità di dire stop all'organizzazione dei concerti al Circo Massimo

Prosegue la polemica sui concerti al Circo Massimo, scatenata dall’allarme terremoto scattato a Roma durante l’esibizione di Travis Scott. Stavolta a prendere posizione è uno dei miti della canzone italiana, Vasco Rossi.

Il Blasco Nazionale ha usato i social network per prendere una posizione in merito: attraverso il suo profilo ufficiale di Instagram, il rocker di Zocca ha pubblicato una storia con un video di Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale.

Polemica concerti al Circo Massimo: la posizione di Vasco Rossi

Nel video condiviso da Vasco Rossi, Alessandro Onorato ha parlato così di chi non vorrebbe più i grandi concerti rock al Circo Massimo, citando anche lo stesso cantante emiliano:

“Sentire la sovrintendente del Colosseo che dice che al Circo Massimo bisognerebbe fare solo l’opera o il balletto mi ricorda un po’ le polemiche di quando i nostri genitori guardavano con sospetto ragazzini di trent’anni fa che amavano Vasco Rossi, o qualche anno prima guardavano con sospetto chi vedeva Patty Pravo e l’ombelico. Insomma mi sembra una discussione surreale”.

Nel condividere il video di Alessandro Onorato attraverso le storie di Instagram, Vasco ha aggiunto una frase che recita: “Sempre la stessa storia“. La sua presa di posizione è chiara e va contro chi vuole vietare i concerti nella storia location romana.

Lo stesso video con le dichiarazioni dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato, prima di Vasco Rossi, era stato condiviso sui social network da parte di altri personaggi legati al mondo della musica e dello spettacolo, come la conduttrice radiofonica e televisiva Ema Stokholma e la collega e amica Andrea Delogu.

Caso Circo Massimo: le parole del Ministro Sangiuliano

La polemica sui concerti al Circo Massimo è nata quando, durante l’esibizione di Travis Scott, a Roma è scattato l’allarme terremoto: ai numeri di emergenza sono arrivate decine e decine di segnalazioni di un possibile sisma in atto, per via delle vibrazioni causate da altoparlanti e folla.

In corso non c’era alcun terremoto, come testimoniato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ma l’episodio ha sollevato un polverone mediatico, iniziato con il botta e risposta tra il Parco Archeologico del Colosseo e il Comune di Roma.

Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo, ha dichiarato che gli eventi organizzati al Circo Massimo dovrebbero essere circoscritti ai balletti e alla musica classica, mentre Mariano Angelucci, presidente della Commissione Turismo e Grandi Eventi di Roma Capitale, ha ricordato come i grandi concerti rock siano importanti per la città in termini di turismo, economia e occupazione.

Successivamente anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è espresso in merito alla polemica sullo stop ai concerti al Circo Massimo: il Ministro ha dichiarato che non vorrebbe porre dei limiti alla classificazione artistica degli eventi, limitandoli alla classica o al balletto. Al tempo stesso, però, Sangiuliano ha spiegato che bisognerebbe valutare ogni concerto caso per caso, senza un approccio pregiudiziale ma tenendo sempre bene a mente la salvaguardia del patrimonio storico di Roma.