Pazzi per il Chianti: in vendita ville e tenute per 400 milioni
Il mercato immobiliare sta cambiando: le richieste da parte degli investitori stanno sensibilmente virando verso specifiche preferenze, in particolare per quanto riguarda il comparto luxury, o di fascia alta.
È il caso della Toscana, in cui le richieste degli acquirenti più facoltosi vanno sempre più concentrandosi su tenute e proprietà che abbiano un vigneto annesso.
La dimora immersa nel verde della campagna toscana si è arricchita – nell’immaginario degli investitori di tutto il mondo – di una caratteristica peculiare: la possibilità di produrre vino.
Proprietà in Toscana: un “nuovo lifestyle”
È dall’inizio del 2021 che la tendenza è chiara, come spiega sulle colonne di ‘La Repubblica’ Dimitri Corti, amministratore delegato di Lionard Luxury Real Estate Spa.
Le quotazioni di tenute storiche, ville e castelli nel Chianti segnano un netto rialzo già dal primo semestre dell’anno, meglio se con vigneto annesso.
Complice il lockdown, che ha stretto le richieste attorno ad immobili con ampi spazi verdi e proprietà esterne da poter vivere anche in isolamento, gli acquirenti sembrano manifestare il desiderio di creare una sorta di “oasi di pace” immersa nel verde.
Ed ecco che la possibilità di acquisire terreni destinabili a un uso agricolo o vitivinicolo diventa prioritaria, nei desideri degli investitori del comparto luxury real estate.
La qualità della vita va di pari passo con la sicurezza di un investimento che, sul medio periodo, si rivela generalmente appagante: come spiega Corti “non mancano esempi di persone che decidono di trasferirsi in campagna per cambiare la propria vita e coniugare questo business con il loro nuovo lifestyle”.
Una fuga in campagna che non necessariamente passa per l’avvio di una produzione vitivinicola propria, ma che sembra non prescindere dalla possibilità di avere un vigneto – grande o piccolo che sia – a disposizione nella propria tenuta nel Chianti.
Quanto vale una tenuta nel Chianti?
Ad oggi, la zona del Chianti Classico conta svariate tenute in vendita: si tratta in particolare di proprietà con prezzi che variano dai 4 ai 6 milioni di euro, che dispongono di almeno 10 ettari di terreno produttivo.
I prezzi per rilevare un’azienda vinicola di categoria superiore sono ovviamente di tutt’altro ordine, e si aggirano attorno ai 50 milioni di euro nella zona del Chianti.
La maggior parte delle richieste di immobili di questo tipo – specie di ville coloniali con vigneto annesso – vengono da acquirenti italiani, seguiti da compratori provenienti da Stati Uniti e Gran Bretagna, da sempre in prima fila quando si tratta di acquisire un pezzetto di campagna toscana.
Lo scenario per il 2021 parla di un mercato di tutto rispetto: il valore del patrimonio immobiliare in vendita nel cuore della Toscana raggiunge i 400 milioni di euro. Dall’inizio dell’anno sono state registrate “circa 2.000 richieste per immobili in Toscana”, afferma Corti, “che si attesta stabilmente tra le regioni più richieste per la fascia luxury, seguita da Lombardia e Lazio”.
La Toscana, in tal senso, guida tutte le classifiche: si parla, rispetto al 2020, di un incremento di quasi il 20% delle richieste per immobili dal valore superiore ai 10 milioni di euro.
Le terre del Chianti Classico, per cui è stato avviato l’iter di riconoscimento come patrimonio Unesco, rappresentano quella che Corti definisce una “prime location”, una cioè delle aree in cui le proprietà hanno un valore tendenzialmente più alto, per i vitigni pregiati ma anche per l’assoluto e riconoscibile valore attribuito al paesaggio.
In questa zona, conclude Corti, “i prezzi rimangono tendenzialmente stabili e per proprietà di alto livello con annessi vigneti pregiati si possono superare i 20 milioni di euro”.
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