Torna chef bizzarri: i cuochi stellati ripensano la pizza
L'iniziativa "Chef bizzarri" vedrà tre cuochi stellati avvicinare due piatti semplici, come pizza e birra, alla loro idea di alta cucina
Trasformare un prodotto popolare, come pizza e birra, in alta gastronomia: questo l’obiettivo della nuova edizione di “Chef bizzarri”.
La manifestazione è promossa dall’”Osteria di Birra del Borgo” di Roma: nel corso di tre serate evento, altrettanti chef stellati cercheranno di reinterpretare e valorizzare due prodotti estremamente semplici secondo la loro idea di alta cucina. Ad aprire le danze sarà Niko Romito, chef del “Reale” di Castel di Sangro martedì 12 marzo. Sarà poi la volta, il 4 aprile, di Heinz Beck, cuoco di “La pergola” di Roma e suo anche di “Attimi” a Fiumicino, e per finire il 15 aprile toccherà a Pino Cuttaia de “La Madia” di Licata. Con loro, ci sarà a Luca Pezzetta, pizzaiolo dell’Osteria.
Partendo da tre ingredienti democratici come acqua, cereali e lievito, i cuochi cercheranno di realizzare delle ricette di pizze gourmet estremamente gustose. Giocando con le strutture e le fermentazioni, e facendo sposare tradizioni e invenzioni, gli chef stellati racconteranno una nuova idea di cucina popolare. Un progetto ambizioso, per dimostrare che non sempre sono necessari ingredienti rari e costosi per soddisfare anche i palati più raffinati.
Con le pizze reinventate dagli chef, ci saranno anche le birre bizzarre che “Birra del Borgo” produce in tiratura limitata e con ingredienti e lavorazioni speciali. Sin dall’apertura, infatti, il locale si propone di portare queste bevande in contesti diversi, nuovi, eleganti, vicini alla cultura del cibo e con uno stile tutto italiano.
Tra le “creazioni” più apprezzate di “Birra del Borgo”, ci sono ad esempio la ReAle, una juicy IPA, o la Saracena, prodotta con grano saraceno tartarico. E come non citare l’Equilibrista, Italian Grape Ale con 40% di mosto di vino Sangiovese e 60% di mosto di birra Duchessa?
Nel corso delle tre serate di “Chef bizzarri”, infine, non ci saranno regole: gli chef partiranno dalla birra per ispirarsi e dall’impasto comune per realizzare la propria personalissima pizza. Ciascun cuoco potrà immaginare ed esprimere la propria idea nel modo in cui crede, lasciando poi il giudizio ai clienti del ristorante. Il costo per una cena si aggira intorno ai 50/60 euro a persona: un prezzo relativamente “accessibile” vista la fama degli chef coinvolti nell’iniziativa.
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