Cervinia o Le Breuil: la "decisione senza precedenti" sul nome
La discussa vicenda del cambio di nome di Cervinia vive un nuovo colpo di scena: la decisione senza precedenti sul passaggio al toponimo Le Breuil
Parafrasando Shakespeare, si potrebbe dire “Molto rumore per nulla”: Cervinia non cambierà nome e, quindi, non diventerà Le Breuil, come invece era stato deciso tra mille polemiche nell’aprile 2023 dal Consiglio comunale di Valtournenche. Proprio alla luce di quelle polemiche, il Comune ha avviato l’iter per far sì che la città possa tornare a chiamarsi Breuil-Cervinia e non Le Breuil.
Cervinia o Le Breuil: la nuova decisione sul nome
A ricostruire quanto accaduto nelle ultime ore a Cervinia è stata l’agenzia ‘Ansa’. Gli uffici regionali, come riferito dalla sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco, durante la riunione del Consiglio comunale di venerdì 8 marzo, hanno comunicato che non ci sono stati prima casi analoghi di richiesta di variazione di denominazioni approvate, aggiungendo però che, nonostante ciò, non era preclusa la possibilità di procedere.
Dopo una mozione sul tema presentata dalla minoranza e poi ritirata, la sindaca ha fatto sapere che “l’iter corretto è approvare una delibera consiliare per fermare il procedimento in atto e aprirne uno nuovo”.
La delibera è stata poi approvata da quasi tutto il Consiglio comunale. La prima cittadina ha spiegato che successivamente verrà promulgato il nuovo decreto di applicazione da parte del presidente della Regione. Il toponimo richiesto è quello di Breuil-Cervinia e verranno rivisti anche quelli delle frazioni nel loro complesso.
Non sarà, però, un iter breve. Come sottolineato dalla sindaca, infatti, la nuova delibera ferma (ma non revoca) il procedimento che era stato avviato il 28 aprile del 2023 e ne avvia uno nuovo, che consiste in una nuova interazione con la Commissione per la toponomastica locale del Brel (Ufficio regionale etnologia e linguistica), per arrivare a una nuova formulazione.
Le polemiche sul cambio di nome da Cervinia a Le Breuil
Cervinia è una delle mete sciistiche d’Italia più note e apprezzate dagli appassionati della montagna ed è conosciuta in tutto il mondo. Prima della decisione di trasformare il suo nome in Le Breuil, il suo nome completo è stato per quasi 90 anni Breuil-Cervinia, cioè la denominazione che tornerà ad assumere alla luce della nuova decisione. Fuori dalla Valle d’Aosta e dall’Italia, però, questa località è sempre stata nota solo ed esclusivamente come Cervinia.
La decisione di cambiare il nome in Le Breuil, come detto, era stata accolta da molte polemiche. In particolare, Fratelli d’Italia aveva duramente criticato la decisione, esprimendo “netto dissenso”.
Il partito guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di cui fa parte anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, aveva commentato così la notizia: “Esprimiamo vivo stupore e sgomento poiché il brand Cervinia è noto in Italia e nel mondo e un così drastico cambiamento, frutto evidente di un’ideologia fuori tempo, spazio e luogo, non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all’immagine di tutta la Valle d’Aosta”.
Proprio la ministra del turismo Daniela Santanchè, in un video, aveva poi dichiarato: “Cervinia cambia nome e io non ne capisco il motivo. La nota località sciistica è riconosciuta in Italia e nel mondo come tale e un così drastico cambiamento non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all’immagine di tutta la Valle D’Aosta. Ma siete matti? Ripensateci“.
Il dietrofront annunciato in Valle d’Aosta sul cambio di nome di Cervinia, ora, è diventato realtà.
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