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Case a 1 euro anche a Milano: il progetto

Il progetto delle case a 1 euro è presente in una modalità molto particolare anche a Milano: i dettagli della nuova iniziativa di Palazzo Marino

Milano

Il progetto delle case a 1 euro, già lanciato in diversi borghi d’Italia, è presente anche a Milano, ma in una modalità particolare e tutta da scoprire.

Milano e Reinventing Cities: il progetto

La città di Milano partecipa, infatti, alla seconda edizione di Reinventing cities, bando internazionale di C40 che prevede l’alienazione di siti non utilizzati o in situazione di degrado da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana, nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza.

Il progetto di vendita di case a 1 euro a Milano, dove c’è urgenza di costruire nuove abitazioni (soprattutto a costi accessibili), riguarda i terreni edificabili. Più dell’offerta economica (alla cifra simbolica di 1 euro), conterà il progetto edilizio.

Allo scopo è stata individuata un’area che il Comune di Milano è pronto a cedere in diritto di superficie al prezzo simbolico di 1 euro. Si tratta del parcheggio della fermata M2 di Crescenzago. Chi si aggiudicherà quest’area, grande in tutto 13.300 metri quadrati, dovrà realizzare appartamenti di edilizia sociale e popolare nella vicina via Civitavecchia.

Le altre aree interessate dal bando di Milano

Nell’ambito del medesimo bando, il Comune di Milano ha identificato altri 6 siti. Per ciascuna delle aree, alienate prevalentemente in diritto di superficie (ad eccezione dell’edificio comunale in via Porpora a Loreto, delle aree di Monti Sabini e dello scalo ferroviario di Lambrate, che invece verranno venduti), è stabilito un prezzo minimo.

Per aggiudicarsi i 52 mila metri quadrati in via Monti Sabini, al Vigentino, oggi a verde incolto, è necessario un investimento da 1 milione di euro. La condizione posta dal Comune di Milano è che si aggiudicherà quest’area investa 22,4 milioni di euro per la costruzione di un palazzo di alloggi popolari, una scuola con palestra aperta al quartiere e parchi.

L’area dell’ex Macello di via Lombroso ha una base d’asta che supera i 73 milioni di euro: l’aggiudicatario otterrà il diritto di superficie per 90 anni su 165 mila metri quadrati, dove dovrà realizzare ex novo un quartiere residenziale a prezzi calmierati.

Non è tutto: un’area allo Scalo Lambrate, di proprietà di Ferrovie dello Stato e non del Comune di Milano, ha la base d’asta fissata in 5 milioni e 700 mila euro.