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Canale di Sicilia, scoperti tre nuovi vulcani e un relitto

La spedizione scientifica composta da ricercatori dell'Università di Malta e dell'Ogs ha portato a una grandiosa scoperta nel canale di Sicilia

 

Scoperta nel canale di Sicilia

Nel canale di Sicilia, nell’area marina tra Mazara del Vallo e Sciacca, sono stati scoperti tre nuovi vulcani e un relitto: merito della spedizione scientifica congiunta tra l’Università di Malta e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste.

Grande scoperta in Sicilia: emergono tre vulcani e un relitto

La spedizione ha portato alla scoperta di tre crateri sommersi, sono stati chiariti alcuni fenomeni di idrotermalismo ed è stato rinvenuto il relitto di una nave lunga 100 metri e larga 17 metri. L’imbarcazione si trovava a 110 metri di profondità sul Banco Senza Nome, zona a metà strada tra la Sicilia e l’isola vulcanica di Linosa.

La posizione della nave è stata immediatamente segnalata alle autorità marittime italiane. La spedizione scientifica che ha portato alle grandi scoperte in Sicilia è stata condotta a bordo della Meteor, una nave tedesca: le operazioni sono andate in scena dal 16 luglio al 5 agosto 2023.

I ricercatori dell’Università di Malta e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste hanno esplorato il canale di Sicilia in vari settori, molti di questi ancora sconosciuti in buona parte.

L’obiettivo della spedizione era quello di riuscire a ricostruire la morfologia del fondale marino: nell’ambito della ricerca scientifica sono stati raccolti campioni di roccia come lave e depositi piroclastici da diversi vulcani sottomarini. I campioni verranno analizzati nei prossimi mesi: il loro studio consentirà di avere informazioni preziose sull’età dei vulcani e sulle varie caratteristiche del magma.

Per ricostruire la morfologia del fondale del canale di Sicilia ad alta risoluzione, i ricercatori si sono avvalsi di un prezioso strumento: un magnetometro che ha permesso di identificare le anomalie associate a strutture vulcaniche sottomarine. Il team ha utilizzato anche un sistema di sismica ad alta risoluzione per osservare le caratteristiche geologiche.

Le ultime scoperte in Italia

Giulia Matilde Ferrante, ricercatrice della Sezione di Geofisica dell’Ogs, ha commentato così la grande scoperta della spedizione scientifica: “Queste informazioni saranno fondamentali per ricostruire la storia geologica di una delle regioni più complesse del Mediterraneo centrale” le parole della Ferrante riportate da Repubblica. I nuovi vulcani scoperti in Sicilia, regione che nel corso dell’anno ha avuto a che fare con un vero e proprio boom di squali, si aggiungono a una serie di altri coni vulcanici che nel 2019 erano stati scoperti dallo stesso Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.

Quella nel canale di Sicilia è solo l’ultima, in ordine cronologico, delle grandi scoperte avvenute in Italia: di recente, per esempio, è stato ritrovato un grande tesoro nella Valle dei Templi di Agrigento. Si tratta di un tesoro votivo di statuette e di oggetti in terracotta, a cui si aggiungono anche un gran numero di ossa.

Restando in tema di mare, nel corso del mese di luglio del 2023 è stata portata alla luce anche la presenza di foreste di corallo a Marettimo: delle vere e proprie distese di corallo nero, testimoniate dal meraviglioso documentario “Il Bianco nel Blu” del National Geographic, proiettato in occasione della quarta edizione del Marettimo Italian Film Fest – We Love the Sea.