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Nel canale d'Otranto scoperto il primo "pesce porco" bianco

Scoperto nel Canale d’Otranto il primo raro esemplare di pesce porco bianco, squalo leucistico che offre nuove prospettive per la ricerca scientifica

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Scoperto nel Canale d’Otranto un raro esemplare di pesce porco bianco

Nel corso di una pesca commerciale nel canale d’Otranto, tra le acque profonde che separano Italia e Albania, è stato rinvenuto un esemplare unico nel suo genere: un ‘pesce porco’ bianco, uno squalo raro con una caratteristica genetica distintiva.

Un raro squalo leucistico avvistato nel Canale d’Otranto

Il ritrovamento del pesce porco bianco è avvenuto a circa 200 metri di profondità, rappresenta un evento significativo per la biologia marina, nonostante le circostanze non abbiano purtroppo consentito la sopravvivenza dell’animale.

Noto anche come “squalo ruvido angolare” nei Paesi di lingua inglese, il pesce porco vive prevalentemente nelle acque profonde del Mar Mediterraneo e di parte dell’Oceano Atlantico. Nonostante la sua rarità, è occasionalmente catturato con reti strascico o tramagli.

Oltre al suo aspetto insolito, con il muso schiacciato e le narici allargate simili a quello di un maiale, il pesce porco è famoso per il verso che emette una volta catturato: un grugnito simile anche in questo caso a quello di un maiale, che ha ispirato il suo nome popolare. Sebbene non sia molto conosciuto lungo le coste italiane, questo squalo raggiunge in media i 1,5 metri di lunghezza.

L’animale, appartenente alla specie Oxynotus centrina, in questo caso, era affetto da leucismo, una condizione genetica rara che comporta la perdita parziale della pigmentazione, donandogli una colorazione bianca con chiazze grigie.

Secondo quanto riportato dai biologi coinvolti nello studio, lo squalo è rimasto accidentalmente intrappolato nelle reti di un peschereccio commerciale al largo delle coste di Valona, nei pressi dell’isola di Saseno. Il pesce porco, benché rimasto fuori dall’acqua per oltre 25 ore, mostrava ancora segni di vita quando è stato trasferito in una vasca di ricerca. Tuttavia, nonostante i tentativi di rianimazione, non è stato possibile salvarlo.

Perché l’avvistamento di uno squalo “pesce porco” bianco è importante

Il biologo albanese Andrej A. Gajić, che ha documentato il ritrovamento, ha sottolineato l’importanza di questo evento per la ricerca: “Essendo una specie di acque profonde poco conosciuta e sull’orlo della sopravvivenza, a questo squalo ho dedicato più di 10 anni di lavoro”, si legge sul ‘Corriere della Sera’.

Gajić, che ha dedicato oltre dieci anni allo studio di questa specie, ha dichiarato che il pesce porco: “occupa un posto speciale nel mio cuore e nel mio lavoro”. Infatti è considerato a rischio di estinzione ed è incluso nella Lista Rossa dell’IUCN con lo stato di “in pericolo” (codice EN).

Tale condizione critica è comune a molti squali e razze, spesso vittime di catture accidentali o pratiche come lo shark finning. “La ricerca su questa specie quasi insondabile richiede un incredibile dedizione, ma i risultati valgono ogni sforzo”, ha dichiarato il biologo, che ha anche condiviso uno scatto dell’esemplare sui suoi canali social.

La scoperta del primo esemplare leucistico di pesce porco è un evento straordinario che contribuisce ad arricchire le conoscenze su questa affascinante e misteriosa creatura degli abissi. Il ritrovamento è importantissimo perché fornisce informazioni preziose non solo sulle caratteristiche biologiche del pesce porco, ma anche sulle condizioni degli ecosistemi abissali, spesso minacciati da attività umane.