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Cali di tensione in mezzo Veneto: che cosa è successo

Cali di tensione in Veneto: mezza regione colpita dai disagi agli impianti elettrici, con alcune persone rimaste bloccate all'interno degli ascensori

Pubblicato: 14 Novembre 2024

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Un ascensore

Il Veneto è stato protagonista di cali di tensione che hanno coinvolto mezza regioni, con disagi vari come le Tac inceppate negli ospedali e gli ascensori bloccati nei palazzi.

Calo di tensione in Veneto: cosa è successo

I cali di tensione che ha coinvolto il Veneto è avvenuto nella giornata di mercoledì 13 novembre 2024, a cominciare dal mattino: alle ore 10.25, come riferito dal ‘Corriere della Sera’, nel medesimo istante si sono bloccati 13 ascensori in diverse zone della regione.

Molte persone sono rimaste chiuse all’interno degli ascensori bloccati: tra di loro anche un bambino che è stato successivamente soccorso. L’evento imprevisto ha coinvolto le province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza, dove i residenti dei condomini rimasti chiusi negli ascensori hanno vissuto attimi di paura.

L’imprevisto è durato pochi secondo, ma l’impatto del calo di tensione in diverse zone del Veneto ha portato a tanti interventi da parte dei vigili del fuoco. I pompieri, infatti, sono stati chiamati a operare in almeno una dozzina di edifici, da dove erano partite le richieste di soccorso per le persone rimaste bloccate dentro gli ascensori.

Fortunatamente nessuno è rimasto ferito nei secondi di “black out”, ma il calo di tensione ha provocato disagi anche su altri fronti, a cominciare da uno degli ospedali dell’Usl 2 Marca Trevigiana, dove oltre a un ascensore bloccato, ci sono state difficoltà per apparati informatici, telefonici e soprattutto elettromedicali.

Le macchine per realizzare esami medici specifici come le Tac e le risonanze magnetiche, a causa del calo di tensione, hanno subito un riavvio improvviso. Niente problemi, invece, per le apparecchiature che servono per mantenere le funzioni vitali dei pazienti: l’azienda sanitaria è dotata di sistemi interni che riescono a far fronte a questo tipo di emergenze, garantendo sempre il loro perfetto funzionamento.

Gli ascensori colpiti dai cali di tensione e rimasti bloccati appartengono a 6 condomini di Padova, divisi tra i quartieri di Pontevigo, Santacroce e Arcella, 2 condomini di Vicenza e un palazzo a Valdagno.

Per quanto riguarda la zona di Venezia, città dove nel 2024 è iniziata la sperimentazione del ticket d’ingresso, sono rimasti coinvolti gli impianti di alcuni palazzi tra Mestre, Eraclea, San Donà di Piave e Campolongo Maggiore.

A San Donà di Piave un edificio ha dovuto fare i conti con il blocco di una coppia di ascensori, con un anziano e un bambino al loro interno: in base alle prime ricostruzioni dell’accaduto, si trattava di ascensori legati a impianti elettrici abbastanza datati e quindi particolarmente delicati

In altri comuni, comunque, sono stati colpiti anche impianti di ultima generazione: gli impianti più nuovi avrebbero percepito nel calo di tensione un segnale di pericolo che manda gli ascensori in blocco per mettersi in stato di protezione.

La risposta della Terna

Secondo la Terna, la società che si occupa a livello nazionale delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, quanto successo in Veneto si è trattato di “un breve evento che è stato prontamente risolto, un problema che si può definire transitorio, da pochi secondi”. La stessa azienda ha precisato, inoltre, che “tutti gli impianti sono attualmente in regolare servizio e il sistema elettrico è in sicurezza”.

La Terna si è messa subito al lavoro per indagare sulle cause che hanno portato al calo di tensione sulla rete del Veneto: l’azienda ha fatto sapere di aver iniziato le indagini per approfondire i motivi del disagio, anche e soprattutto perché un evento di questo genere non era mai capitato prima.