Bolide di San Valentino caduto in Italia: trovata la meteorite
Dopo che gli esperti della rete Prisma hanno individuato la zona in cui è caduto il bolide visto a San Valentino 2023, è stata trovata la meteorite
La meteorite avvistata in Italia nei cieli di Puglia e Basilicata nella serata di martedì 14 febbraio 2023, a San Valentino, è stata trovata: Prisma (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) ha annunciato che alcuni frammenti del bolide sono caduti sul balcone di un’abitazione tra Contrada Rondinelle e Contrada Serra Paducci (periferia nord di Matera).
La scoperta della meteorite caduta in Italia a San Valentino
Sono stati recuperati oltre 70 grammi in 12 frammenti principali e decine di frammenti più piccoli della meteorite che, secondo i calcoli di Prisma, è caduta verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 km/h e, nell’impatto, avrebbe scheggiato una piastrella del balcone che corre lungo il perimetro dell’abitazione.
Poche ore prima del ritrovamento Prisma aveva annunciato di aver individuato il probabile punto di caduta del bolide avvistato a San Valentino.
Dove è caduto il bolide di San Valentino visto in Puglia e Basilicata
“Abbiamo una mappa! Come in ‘Pirati dei Caraibi‘ c’è una guida per cercare di ritrovare la meteorite che la notte del 14 febbraio potrebbe essere caduta in Basilicata” era stato l’annuncio di Prisma.
Prisma aveva poi comunicato, più precisamente, che l’area individuata si trovava a nord di Matera, in un’area abbastanza pianeggiante e con campi coltivati che si estende per 8 chilometri quadrati tra Borgo Venusio e Iesce.
Gli esperti della rete Prisma Dario Barghini e Albino Carbognani sono riusciti a ricostruire il percorso compiuto dal bolide la sera di San Valentino 2023 utilizzando i dati ottenuti dalle 3 camere della rete Prisma (Castellana Grotte, Tricase e Vasto) che hanno registrato il passaggio in atmosfera del bolide e grazie alle centinaia di testimonianze oculari di chi ha osservato personalmente la meteora solcare i cieli di Puglia e Basilicata. Tenendo in considerazione il profilo meteo calcolato da Raffaele Salerno, gli esperti sono così riusciti a “disegnare” sul terreno il cosiddetto “strewn field“, ossia la zona di potenziale caduta della meteorite.
La stessa Prisma aveva definito l’area “una buona zona per cercare meteoriti, tanto più che siamo in inverno, quindi ci si può aspettare che non ci sia ancora della vegetazione importante che potrebbe ostacolare le ricerche”.
Prisma aveva anche tenuto a sottolineare: “Può sembrare un compito arduo e al limite dell’impossibile trovare una piccola roccia di qualche centimetro in un’area grande qualche chilometro quadrato, eppure è già capitato. Ricordiamo che proprio le camere della rete Prisma e la stima della zona di possibile caduta resero possibile, all’inizio di gennaio del 2020, il ritrovamento della meteorite Cavezzo nei pressi di Modena“.
Il caso della meteorite appena ritrovata in Francia
Proprio negli stessi giorni in cui un bolide ha solcato i cieli di Puglia e Basilicata, in Normandia (Francia) è stata rintracciata al suolo una meteorite: si tratta di un possibile frammento dell’asteroide 2023 CX1, alla cui ricerca hanno collaborato i partecipanti alla rete FRIPON, il programma internazionale di ricerca delle meteoriti a cui aderisce anche la rete Prisma. Il ritrovamento, in base alle informazioni ottenute dalle osservazioni video e fotografiche amatoriali combinate con quelle della rete FRIPON, è stato effettuato da una giovane studentessa francese 18enne, Loïs Leblanc.
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